Pronta la mappa per la separazione di Venezia e Mestre

Martedì 14 Agosto 2018 di Alvise Sperandio
Pronta la mappa per la separazione di Venezia e Mestre
VENEZIA -Avanti tutta sul referendum. Mentre il Tar ritarda la sentenza oltre ogni previsione, la Regione spazza via le voci circolate lo scorso fine settimane sulla possibilità che il voto del 30 settembre venga posticipato. «Nessun rinvio, fanno sapere da palazzo Balbi dove oggi si tiene la Giunta e dove il presidente Luca Zaia comunque potrebbe fare il punto con i suoi assessori su una situazione che sta cogliendo tutti di sorpresa. Di certo c’è che lo spostamento della consultazione non è all’ordine del giorno, tanto che in Comune si è ufficialmente messa in moto la macchina elettorale.
 La legge, infatti, fissa il termine di 45 giorni dalle urne per l’avvio per cui, salvo colpi di scena nella giornata di oggi, la campagna elettorale comincia dopodomani giusto al rientro dalla festa di Ferragosto. Gli uffici di Ca’ Farsetti, d’altra parte, stanno già lavorando a spron battuto per tutti gli adempimenti del caso, primo tra tutti l’apposizione a partire proprio da dopo domani dei manifesti con la convocazione dei comizi, stampati in 300 copie e firmati dal sindaco Luigi Brugnaro. Ad essi si aggiungono quelli delle cartografie con i confini futuri dei due Comuni nel caso passasse la suddivisione amministrativa, stampate in 180 copie e che compariranno in molti luoghi della città proprio al fine di mostrare al cittadino su che cosa è chiamato ad esprimersi. Sono i confini considerati dalla legge d’iniziativa popolare numero 8 per la quale sono state raccolte 9 mila firme e sulla quale si è basata l’indizione del voto da parte della Regione (delibera 306 dello scorso 13 marzo). La mappa sarà molto più utile della descrizione letterale – tanto dettagliata quanto tortuosa - per capire quale sarebbe l’assetto territoriale che deriverebbe dalla vittoria del “sì” al quesito che sarà riportato sulle schede elettorali.
La laguna fa da spartiacque e se le zone umide di barena andrebbero tutte a Venezia (indicata come zona A), è confermato che l’aeroporto Marco Polo e Porto Marghera (con la sola eccezione dell’isola delle Trezze), “al di là della loro demanialità o meno”, rientrerebbero “nel perimetro dell’erigendo Comune di Mestre” (zona B). La revisione delle liste elettorali è già cominciata per depennare i defunti o coloro che si sono trasferiti e per aggiungere i neo maggiorenni e i nuovi residenti. Gli aventi diritto sono 209 mila, distribuiti nei consueti 256 seggi per i quali sono partite le operazioni di reclutamento dei presidenti (previsto un compenso da 130 euro) e scrutatori (104 euro) per cui pare che il Comune stia facendo fatica a trovare disponibilità. Sono prossime alla spedizione anche le lettere per i residenti all’estero e iscritti all’Aire, circa 12 mila, che saranno avvisati della chiamata alle urne, ma potranno votare solo tornando in città. I costi vengono anticipati dal Comune, ma sono a carico della Regione con cui sta per essere stilata una convenzione per l’assegnazione di un acconto e poi del saldo, per un importo di 700mila euro (meno, dunque, del milione di euro inizialmente previsto). «Voglio ringraziare i dipendenti che a Ferragosto sono al lavoro per preparare un appuntamento su cui pende la decisione del Tar – dice l’assessore Renato Boraso – Ci era stata preventivata una sentenza per fine luglio, restiamo esterrefatti dai tempi della giustizia amministrativa su un ricorso che pende da tempo e che sarebbe bene dirimere prima di entrare in campagna elettorale.
Ultimo aggiornamento: 07:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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