Cinque a processo per i lavori al parco San Giuliano finalizzati ai grandi eventi

Giovedì 30 Giugno 2022 di Roberta Brunetti
Lavori al parco San Giuliano

MESTRE - In cinque a giudizio per i lavori di sistemazione del parco di San Giuliano che fu attrezzato con strutture a servizio delle grandi manifestazioni. Un intervento eseguito nel 2019, che sarebbe stato pagato dal Comune più del dovuto, sulla base di due rendicontazioni sullo stato dei lavori che avrebbero attestato il falso. Questa la ricostruzione della Procura che ieri ha ottenuto dal giudice per l'udienza preliminare i cinque rinvii a giudizio richiesti. Quelli dei due titolari dell'impresa Brunelli Placido Franco srl che eseguì i lavori, i veronesi Ugo Guglielmo e Davide Brunelli, rispettivamente 51 e 54 anni, e del direttore dei lavori, Roberto Buzzo, 66 anni, di Martellago, tutti e tre con le accuse di frode nelle pubbliche forniture e falso ideologico. Solo per il falso, invece, rinviati a giudizio la responsabile del procedimento, Silvia Loreto, 62 anni, di Mestre, e il dirigente dei Lavori pubblici del Comune, Simone Agrondi, 48 anni, di Mogliano Veneto. Il processo si aprirà davanti al giudice monocratico di Venezia, Sonia Bello, il prossimo 21 settembre.

FRODE E FALSI
L'udienza preliminare si è tenuta ieri davanti al gup Alberto Scarmuzza. Il pm Andrea Petroni ha riassunto i risultati dell'inchiesta e insistito per i cinque rinvii a giudizi. Alla base delle indagini la relazione del nuovo direttore dei lavori che si era trovato senza una contabilità aggiornata e aveva calcolato che il Comune fosse a credito di oltre 130mila euro tra lavori non fatti o eseguiti in modo non conforme alle richieste. Di qui la contestazione ai Brunelli di aver fatto figurare come eseguite, in due stati di avanzamento di maggio e luglio 2019, alcune opere che in realtà non sarebbero state realizzate, o comunque erano difformi al previsto, per un esborso di 139mila euro in più. A Buzzo viene invece contestato di non aver effettuato i necessari controlli sulla conformità dei lavori.

Mentre Loreti e Agrondi, come responsabili del procedimento, sono chiamati in causa per non aver controllato la conformità delle spese nei due mandati di pagamento che facevano riferimento ad una contabilità provvisoria, in realtà assente. Fin qui l'accusa.

IL FRONTE DELLA DIFESA
Battagliera anche la difesa, rappresentata dagli avvocati Marco Vassallo, Marino De Franceschi, Maurizio Salvalaio, Alberto Barbaro e Matteo Nicoli, che, con varie argomentazioni, hanno chiesto il proscioglimento dei loro assistiti. In particolare i difensori di Loreti e Agrondi (quest'ultimo aveva sostituito la prima, in quanto assente, per uno dei due mandati di pagamento) hanno sostenuto la correttezza dell'operato dei due responsabili. Hanno negato qualsiasi attestazione falsa, sostenendo poi che il responsabile di procedimento non è obbligato ad entrare nel merito della contabilità, quanto piuttosto a verificare la regolarità contributiva. Per l'accusa di frode i difensori degli altri tre imputati hanno depositato una nuova relazione del direttore dei lavori, secondo cui sarebbero le imprese ad essere a credito del Comune e non il contrario. Tesi che non hanno convinto il gup a prosciogliere alcun imputato. Ma lo scontro tra accusa e difesa ora si riproporrà in dibattimento.

RISARCIMENTO DANNI
A processo ci sarà anche l'associazione Amici del parco San Giuliano, che ieri si è costituita parte civile con l'avvocato Elio Zaffalon. Attiva da un quarto di secolo per la tutela e la promozione del parco, l'associazione chiederà i danni anche d'immagine causati dalla vicenda.

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