Mafia a Eraclea? «Donadio una vittima». E l’ex sindaco Teso fa lo sciopero della fame

Mercoledì 24 Maggio 2023 di Gianluca Amadori
L'arringa dei difensori di Donadio in aula bunker a Mestre

MESTRE (VENEZIA L’ex sindaco di Eraclea, Graziano Teso, da lunedì rifiuta sia il vitto, sia la terapia medica. A comunicarlo ai suoi legali è stato ieri il Garante dei detenuti, Marco Foffano, che gli ha fatto visita a Santa Maria Maggiore, dove lo ha visto «provato per le sue condizioni di salute», ritenute incompatibili con la detenzione in carcere. Foffano ha provveduto immediatamente a segnalare la situazione alla direzione del carcere e all’area sanitaria. «Siamo molto preoccupati per le condizioni di salute del nostro assistito, già precarie», ha dichiarato in serata l’avvocato Daniele Grasso, che difende Teso assieme al collega Dimitri Girotto. L’ex sindaco di Eraclea si trova in carcere a Venezia dallo scorso 24 aprile, dopo che la Corte di Cassazione ha reso definitiva la sua condanna a 2 anni e 2 mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, nell’ambito del processo sulle infiltrazioni della camorra nel Veneto Orientale. I suoi legali hanno già presentato istanza al Tribunale di sorveglianza di Venezia affinché gli venga concesso di scontare la pena con modalità alternative al carcere, ma l’udienza non è stata ancora fissata. «Segnalo sempre quando un detenuto mi segnala criticità e qui ce ne sono», ha dichiarato il Garante dei detenuti, ricordando la situazione di sovraffollamento del carcere di Venezia, con 225-230 detenuti a fronte di una capienza di 168.


L’UDIENZA
Nel frattempo ieri l’avvocato Giovanni Gentilini ha iniziato l’arringa difensiva a favore del presunto boss dei casalesi di Eraclea affrontando per primi gli otto capi d’imputazione relativi al reato che l’imputato assicura di non aver mai commesso, quello di usura. «Luciano Donadio è estraneo a tutte le vicende di usura che gli vengono contestate: non era sua la disponibilità del denaro, non è stato lui prestarlo ad alto tasso di interesse né si è occupato della gestione dei prestiti; di conseguenza non gli può essere contestato un concorso nel reato ipotizzato dalla Procura, eventualmente commesso da altri». Tale circostanza, secondo il legale, è stata confermata nel corso del processo da numerosi testimoni, tra cui il suo ex uomo di fiducia sul fronte economico-finanziario, Christian Sgnaolin il quale di fronte al Tribunale ha sostenuto che Donadio «non ha mai praticato né tollerato l’usura, anzi ne è stato vittima». L’avvocato Gentilini ha dichiarato che non è emersa alcuna prova di un «coinvolgimento attivo di Donadio nella pratica di usura». Il presunto boss si sarebbe limitato a fornire consigli e indicazioni a chi gli chiedeva aiuto, indirizzandoli ai soggetti che sapeva prestare denaro. Ma nel farlo metteva tutti in guardia dai rischi che correvano, talvolta cercando di farli desistere.

Secondo il difensore, insomma, non vi era da parte sua alcuna volontà di partecipare agli episodi di usura.


BOSS E VITTIMA
«Ammesso che il clan camorristico di Eraclea esista (e secondo noi non esiste) l’usura non vi ha nulla a che fare - ha dichiarato Gentilini -. Anzi, il fatto che lo stesso Donadio sia stato vittima di usura per ben tre volte, da parte di un capo camorra, come ha dichiarato Sgnaolin, è la conferma del fatto che non era un boss di stampo mafioso». Oggi Gentilini e l’avvocato Renato Alberini affronteranno anche tutti gli altri reati contestati al presunto boss nel tentativo di incrinare la prospettazione della pubblica accusa. In mattinata l’avvocato Giuseppe Brollo ha cercato di ridimensionare la posizione di un altro dei presunti promotori dell’organizzazione criminale, Raffaele Buonanno, per poi chiedere l’assoluzione di altri due imputati, Filomena Iorio e Giorgio Digiacomo. Per domani l’ultima arringa programmata è quella dell’avvocato Emanuele Fragasso per conto dell’ex sindaco di Eraclea, Mirco Mestre, imputato di voto di scambio. Poi il Tribunale si ritirerà in una camera di consiglio che potrebbe durare parecchi giorni.

Ultimo aggiornamento: 07:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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