Premio Bisat d'Argento intitolato a Maurizio Marcon, per 25 anni corrispondente del Gazzettino

Domenica 31 Ottobre 2021 di Gianni Prataviera
Maurizio Marcon e Felice Gazzelli serate dedicate al bisat

SAN STINO - Il premio Bisàt d'Argento per la categoria cultura sarà intitolato al sanstinese Maurizio Marcon, per 25 anni corrispondente de Il Gazzettino da alcuni comuni del Veneto Orientale, cultore delle memorie della Livenza, scomparso lo scorso 29 giugno.

Il premio viene assegnato ogni anno a personalità del mondo letterario, artistico o accademico che hanno dato risalto alle tradizioni e alla gente del Basso Livenza. La cerimonia d'intitolazione del premio a Marcon, presenti i famigliari, si svolgerà venerdì 5 novembre a Villa O'Hara a Torre di Mosto, il paese dell'anguilla. L'iniziativa è organizzata dalla Confraternita del Bisàt, dai Comuni del Basso Livenza e da Slowfood Veneto Orientale a conclusione della seconda edizione della rassegna Livenza, fiume di sapori. Quest'anno il vincitore sarà scelto durante la cena di gala tra una rosa di candidati.

LA RASSEGNA

La rassegna dedicata al bisàt è strettamente legata alla figura umana e professionale di Maurizio Marcon e all'amicizia decennale con Felice Gazzelli, detto Canarìn, pescatore di anguille di lungo corso, ora in pensione, nonché gran maestro della Confraternita del Bisàt. Anni fa, Maurizio contribuì a rendere noto con un articolo, diventato parte integrante dei racconti folkloristici locali, il fatto che raccontava della misteriosa sparizione notturna di un ingente quantitativo di esemplari d'anguille destinato ad imbandire le tavole di uno dei primi eventi gastronomici a tema. La cosa suscitò sconcerto in molti lettori de Il Gazzettino che, nei giorni successivi, si rifornirono del pescato di Felice, risarcendo in parte il danno che aveva subito. La scomparsa improvvisa del giornalista de Il Gazzettino, scrittore acuto e dai mille interessi ha turbato tutti coloro, enti ed associazioni, che hanno curato e contribuito all'organizzazione del Bisàt d'Argento. Lo scorso fine maggio l'inaugurazione della rassegna alla trattoria La Gassa di Sant'Alò, uno dei locali di San Stino, paese al quale Marcon era legato, è stata per i partecipanti, in rappresentanza dei comuni dell'area del Basso Livenza e della comunità dei pescatori e dei ristoratori di bisàt, l'ultima occasione per trascorrere un momento conviviale con il giornalista. La notizia della morte arrivò pochi giorni prima dell'appuntamento in un'altra storica cucina liventina particolarmente cara a Marcon, la trattoria Al Mulino di Villanova di Motta di Livenza, luogo dove si è tenuto il primo tributo commosso al giornalista dagli organizzatori e promotori della manifestazione. Sono emersi i ricordi dei molteplici progetti che la fervida mente di Maurizio aveva partorito o che stava sviluppando. Tra questi la raccolta di materiale su alcuni luoghi della sua terra natia, utile per la stesura del volume Il castello nascosto - San Stino di Livenza storie, leggende e misteri di un antico territorio di Venezia. 

IL LIBRO

Per volere della famiglia il volume uscirà postumo. In tempi più recenti, con numerosi articoli prezioso è stato il contributo di Marcon, con l'appoggio di Canarìn, a dare risalto alle cucine maggiormente affini alla tradizione locale, attingendo dai ricchi ricettari veneti e valorizzando i prodotti a chilometro zero. 
 

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