VENEZIA - A Venezia ci sono 6mila 722 concessionari di uno spazio acqueo e tra questi ci sono 435 persone che hanno più di un posto. I detentori di più di un posto barca, ambitissimo in città, arrivano ad averne fino 5 a testa. Regolarmente intestati, sia chiaro. A scoprirlo accedendo agli atti è stato il consigliere comunale del Pd Paolo Ticozzi, che ha subito scritto un'interrogazione all'assessore alla Mobilità, Renato Boraso.
Posto barca a Venezia, come funziona
Bisogna sapere una cosa: per avere un posto barca a Venezia, da molti anni, è assolutamente necessario non possederne nessun altro.
La replica dell'assessore alla Mobilità Boraso
L'assessore alla Mobilità, Renato Boraso ha risposto a Ticozzi: «Mi spiace per il consigliere Ticozzi, perché nessuno gli ha detto che nel regolamento ante 2011 le persone fisiche potevano avere fino a non due, ma dieci barche. E credo che prima di quell'anno non ci fosse questa amministrazione a reggere le sorti del Comune. Ma chi stiamo prendendo in giro? E poi, i dati vanno letti con attenzione prima di sbandierarli. Molte delle concessioni doppie riguardano barca e pontiletto». Pur condividendo la preoccupazione per la scarsità di posti barca a Venezia, l'assessore Boraso si sbilancia anticipando che non sarà certamente lui a togliere posti a persone che all'epoca li avevano avuti in modo legittimo e senza ingfrangere nessuna normativa. «Non è possibile in alcun modo revocare concessioni rilasciate prima del 2011 in modo regolare e non sarò io a far saltare diritti acquisiti dei veneziani. Se il consigliere del Pd è convinto di poterlo fare, si accomodi. Al momento un posto si perde o per rinuncia o per decadenza secondo le regole stabilite dal Regolamento».
Posti barca, nuovo bando in arrivo
Oggi, intanto, in commissione, sarà trattata proprio la materia delle darsene e dei posti barca in città, a conferma che questo è un tasto molto sensibile per i veneziani. L'unico bando (questa è la nuova e unica modalità di accesso alla concessione) che si è finora svolto risale al 2017, poi non si è visto più nulla. «È in corso - conclude l'assessore Boraso - una ricognizione di tutti i posti nei canali per raccogliere informazioni e dati per predisporre al più presto un nuovo bando. Conosco la situazione, so che c'è una fame tremenda di posti barca e cercheremo di aiutare i cittadini che ne hanno diritto. Non è una cosa semplice, è un lungo lavoro di ricognizioni sulla carta e in barca».