CHIOGGIA - Tutte le azioni sinora intraprese contro la realizzazione del contestato deposito costiero di gas liquido a Punta Colombi di Val da Rio si sono rivelate vane. Le obiezioni sollevate dal Comune e dagli ambientalisti formulate fuori tempo massimo, quando ormai il progetto era stato definito nei dettagli, sono state valutate come tutt'altro che convincenti dai giudici del Tribunale amministrativo regionale, che hanno sospeso il blocco dei lavori dopo aver preso atto di una serie di circostanze di natura giuridico-procedurale che di seguito illustriamo.
Il Tar veneto, infatti, con l'ordinanza n. 308 del 30 giugno richiama innanzitutto il fatto che il ricorso contro l'atto comunale presentato da Costa Bioenergie «presenta sufficienti elementi di fondatezza in ordine alle censure». Il documento specifica, quindi, che «l'ordinanza di demolizione e rimessione in pristino non è stata preceduta dalla necessaria comunicazione di avvio del procedimento, né contiene alcuna indicazione circa le ragioni di urgenza che ne avrebbero giustificato l'omissione».
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