Dopo l'operazione scoprono che era positivo: sgomberata la Chirurgia

Martedì 24 Marzo 2020 di Fabrizio Cibin
Dopo l'operazione scoprono che era positivo: sgomberata la Chirurgia
SAN DONÁ - Reparto di Chirurgia di San Donà sgomberato per un giorno per un paziente risultato positivo. A dimostrazione che ormai nulla e nessuno è da ritenersi immune al contagio, fino a quando questa epidemia non sarà contenuta e poi sconfitta, un episodio avvenuto all’ospedale sandonatese. 
Il campanello d’allarme sabato sera: un paziente che era stato sottoposto a intervento chirurgico, manifesta uno stato febbrile. Una cosa considerata (in tempi normali) tutto sommato usuale, come conseguenza di una operazione chirurgica. Solo che con le ore il malessere non passa, e così i sanitari hanno deciso di sottoporre il paziente a radiografia al torace ed al tampone: da entrambi gli esami è emersa la positività al Covid-19. A quel punto è scattata l’operazione come da procedura, che ha previsto il trasferimento della persona risultata positiva all’ospedale di Jesolo, quindi di tutti gli altri pazienti del reparto (che è stato così sgomberato), al nosocomio di Portogruaro. Ultimo step, la sanificazione completa del reparto dell’ospedale sandonatese. 
Intanto sale ancora il numero di contagiati anche se, nell’ultima giornata, si è registrato un freno: 10 positivi contro i 53 tra sabato e domenica. Tre le persone decedute tra domenica e ieri. La maggioranza delle persone contagiate è risultata asintomatica; di queste 128 sono si trovano in isolamento domiciliare, le altre 66 sono ricoverate in ospedale con sintomi. La distribuzione dei contagi interessa 20 comuni del Veneto orientale con questa situazione: uno ad Annone Veneto; due a Caorle; 5 a Cavallino Treporti; uno a Ceggia; uno a Cinto Caomaggiore; 4 a Concordia Sagittaria; 8 a Eraclea; 8 a Fossalta di Portogruaro; uno a Fossalta di Piave; 7 a Gruaro; 15 a Jesolo; 7 a Meolo; 6 a Musile; due a Noventa di Piave; 36 a Portogruaro; 65 a San Donà di Piave; 8 a San Michele al Tagliamento; 12 a San Stino di Livenza; 2 a Teglio Veneto e 3 a Torre di Mosto.
Intanto gli operatori del dipartimento di prevenzione continuano l’enorme mole di lavoro nello svolgimento dei tamponi (ad oggi 1.211), nel monitoraggio delle persone in isolamento fiduciario al domicilio contattate due volte al giorno, inclusa la rete dei contatti dei deceduti. E non meno rilevante è l’attività di indagine mirata a cercare i contatti più stretti di ogni nuovo soggetto risultato positivo al tampone, che potrebbero essere stati a loro volta contagiati.
Ultimo aggiornamento: 07:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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