I due grossi cani lasciati liberi, la buttano a terra e le sbranano la cagnolina

Lunedì 4 Gennaio 2021 di Teresa Infanti
I due grossi cani lasciati liberi, la buttano a terra e le sbranano la cagnolina
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PORTOGRUARO - Sbranata da due cani di grossa taglia sotto gli occhi sconvoltoli della sua padrona. È stata una scena straziante quella a cui ha dovuto assistere impotente Ornella Verardo, cittadina resistente nella frazione di Summaga, a Portogruaro.

Qualche giorno fa, due cani di grossa taglia (forse dei pitbull), inspiegabilmente liberi, l'hanno raggiunta a tutta velocità mentre era in passeggiata nella centralissima via Franca con la sua cagnolina Mila, un incrocio di Yorkshire. I due cani hanno prima buttato a terra la donna e poi si sono accaniti sulla piccola cagnetta, sbranandola fino alla morte e utilizzandola come pupazzo con cui giocare. Una scena cruenta, protrattasi per alcuni minuti, che ha impietrito la donna, ancora sotto shock. «Per fortuna - ha raccontato il marito Ugo Biason, dipendente della Purina Nestle' - altre persone che hanno assistito all'episodio hanno tempestivamente contatto i carabinieri e poi la polizia locale. Prima dell'arrivo delle forze dell'ordine i padroni di questi due cani sono arrivati sul posto a bordo di un auto e di una moto, hanno recuperato gli animali e se ne sono andati senza attendere l'arrivo dei vigili né tantomeno accertarsi di come stesse mia moglie. Sono stati davvero irrispettosi». I due cani, dalle prime indagini della polizia locale, sono risultati essere regolarmente microcippati. I proprietari rischiano comunque una bella sanzione. Del caso, che ha sconvolto anche l'intera comunità summaghese, è stato interessata anche l'Ulss 4 Veneto orientale che dovrà verificare anche come vengono custoditi i due possenti animali. 


VERBALI

Biason e la sua famiglia stanno attendendo i verbali della polizia locale per poi capire anche se gli animali siano assicurati. «La nostra Mila ci manca moltissimo. Purtroppo - ha aggiunto Biason - non è la prima volta che questi due cani si avvicinano ad altre proprietà. L'episodio tra l'altro poteva essere ancora più tragico. Ad essere sbranata poteva essere mia moglie, che è ancora sconvolta non solo perché ha ancora davanti agli occhi la scena e l'aggressività di questi cani ma anche perché ha capito di aver rischiato grosso. Lavoro in un'azienda in cui il benessere e l'amore per gli animali è in messo primo piano. I miei colleghi mi hanno espresso la loro vicinanza e solidarietà. Questi fatti - ha concluso - non possono passare sotto silenzio. In questa strada ci sono spesso mamme con i bambini o altre persone con il proprio cagnolino. Questa volta non basteranno certamente le scuse». 

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