Addio all'abbraccio di una “mani di fata”, ora per gli anziani è allarme furti violenti

Lunedì 13 Luglio 2020 di Monica Andolfatto
LA TECNICA L'abbraccio da parte di una donna che, durante la manovra, ruba l'orologio all'anziano
PORTOGRUARESE
Aggrediti e spintonati sotto casa e rapinati dell’orologio o della catenina d’oro. Anziani soli le vittime, belle donne le malviventi. Qui siamo oltre la classica tecnica dell’abbraccio. Già perché chi entra in azione lo fa fin da subito in maniera violenta, sbrigativa, senza nemmeno tentare l’approccio soft del tipo “salve sono un’amica di suo figlio” o altre scuse del vasto repertorio delle truffatrici di professione. No qui si va subito al dunque: e se nel corso della colluttazione qualcuno si fa male è solo un danno collaterale di cui non preoccuparsi. Sono due gli episodi denunciati negli ultimi giorni ai carabinieri di Portogruaro, anche se ci sono elementi validi per affermare che i casi sono di più, solo che gli interessati non si sono ancora rivolti alle forze dell’ordine per pudore o vergogna.
LA CACCIA
Gli investigatori sono alla caccia di una Volkswagen, molto probabilmente una Golf, con almeno tre persone a bordo: oltre al/alla conducente, le due esecutrici materiali del colpo. Il modus operandi è lo stesso e segue un copione ben preciso che viene recitato in tarda mattinata. Gli “obiettivi” vengono scelti con appostamenti all’esterno di bar e supermercati e rispondono a un profilo preciso: maschio sugli ottant’anni, non accompagnato, a piedi, e soprattutto con addosso monili di valore. Accessori che in questa stagione, con gli indumenti estivi, si notano senza fatica a distanza. Ed ecco che scatta il pedinamento, quasi fin sotto l’abitazione. L’agguato quando il pensionato è isolato, in un luogo dove la gente è poca o assente. Lo sorprendono alle spalle e lo strattonano.
I COLPI
È successo a Portogruaro in zona stadio. Protagonista suo malgrado, un 82enne che è stato derubato dell’orologio d’oro del valore dichiarato di almeno 8mila euro: non è ruzzolato a terra solo perché è riuscito ad aggrapparsi alla recinzione di un giardino, ma quando ha telefonato al 112 era in un grave stato di agitazione. Uscito dal bar che frequenta di solito e si era incamminato verso il suo domicilio. Stessa sorte per un 79enne di San Stino, agganciato nel momento in cui, terminata la spesa in un negozio del centro, anche lui ha preso la strada di casa: nel corpo a corpo durato qualche istante ci ha rimesso la collanina d’oro e una buona dose di tranquillità. Le indagini dei militari dell’Arma sono serrate. L’appello rivolto non solo agli anziani, ma anche ai congiunti, agli amici, agli esercenti è quello di tenere gli occhi ben aperti e di segnalare al 112 eventuali persone sospette che si aggirano fra le vie cittadine dove sono situati luoghi di ritrovo per la terza età o punti vendita di vari prodotti e soprattutto bar.
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