Appello per salvare la portualità, si fa avanti la rivalità con Trieste

Giovedì 10 Settembre 2020 di Alvise Sperandio
La recente protesta in Marittima
«La città sia compatta a difesa del porto croceristico». Mentre le compagnie (Msc e Costa) se ne vanno, l’ex sindaco e assessore Ugo Bergamo, leader di Venezia è Tua, lancia l’appello polemizzando con la Lega: «Cosa ne pensa delle dichiarazioni del presidente del Friuli, il leghista Fedriga, che si è detto pronto a fare di Trieste la base della crocieristica in alternativa a Venezia? Almeno per una volta, difendiamo tutti assieme il nostro porto». 
Pronta e al vetriolo la risposta del commissario provinciale Andrea Tomaello: «Forse ai signori del centrosinistra dà fastidio che abbiamo portato Salvini a pranzo con le categorie portuali e tutti sono dalla nostra parte – la replica – La posizione del governatore della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia è legittima, ognuno fa gli interessi del suo territorio e lo stesso faremo noi con la nostra Giunta. A Bergamo evidentemente sfugge che il Comune di Venezia e la Regione Veneto hanno sempre difeso il porto. Piuttosto l’indeciso perenne è il governo di cui fa parte il suo candidato sindaco, il sottosegretario Baretta, mentre le forze politiche della loro coalizione vanno a braccetto con i No Nav». 
CAMPAGNA ELETTORALE
Il tema di dove far approdare le navi passeggeri infiamma la campagna elettorale e se il sindaco Brugnaro rilancia la soluzione adottata dal Comitatone nel 2017, di portare le più grandi a Marghera e le più piccole alla Marittima attraverso il canale Vittorio Emanuele, scegliendo come alternativa al transito in bacino di San Marco il canale dei Petroli, Bergamo rilancia la proposta di Baretta, fatta propria anche dal ministro per le Infrastrutture De Micheli nella sua recente visita in città: gli approdi diffusi in gronda a Marghera, Fusina e San Leonardo come “soluzione provvisoria”.
«In attesa della soluzione definitiva per la crocieristica a Venezia, che richiederà tempi lunghi, occorre che sin d’ora e senza indugi ci si attivi per predisporre e mantenere a Venezia la prossima stagione crocieristica – afferma l’ex sindaco – Non si speculi sulle dichiarazioni del ministro Patuanelli, fatte in un incontro pubblico con le autorità locali a Trieste, in quanto lo stesso ministro si è rimesso alle indicazioni del ministro De Micheli che sul punto è stata chiara ed inequivocabile: si apprestino subito le aree in gronda lagunare per non perdere la prossima stagione crocieristica. Venezia è Tua, senza se e senza ma, è sempre stata sostenitrice di questa soluzione». 
L’APPELLO
Quindi la sferzata alla Lega: «Ora è necessario che anche la Lega di Venezia e del Veneto decida con chiarezza se stare con il presidente Fedriga a sostegno degli interessi di Trieste o con Venezia e i suoi interessi che sono quelli della sua imprenditoria locale e dei suoi lavoratori», attacca Bergamo che lancia il suo appello all’unità: «Da veneziani, prima che da esponenti di questa o di quella parte politica, auspichiamo che almeno in questa contingenza, da cui potrebbero derivare gravi conseguenze per l’intera economia veneziana, la politica veneziana sia compatta e unita assieme a tutta la città, agli operatori economici, ai lavoratori e a tutte le forze vive e vitali della comunità locale e il governo utilizzi i fondi europei del recovery found per dare un futuro definitivo al grande porto crocieristico e commerciale di Venezia».
La polemica attorno alla Lega sembra essere un po’ la fotocopia di quanto accaduto anni fa, quando a guidare il Friuli Venezia Giulia c’era l’esponente del Partito democratico Deborah Serracchiani che, allo stesso modo, spingeva per rafforzare il ruolo di Trieste come porto di riferimento per il Nord Adriatico. «All’epoca il Pd veneziano non apprezzò e si fece sentire, non si governa facendo i dispetti o gli sgambetti. Poi la questione si chiuse lì», dichiara il segretario comunale dem Giorgio Dodi che a sua volta punta il dito contro la Lega: «Fedriga tira acqua al suo mulino. Piuttosto non mi pare che si sia sentita la voce della Lega cittadina. Chi si candida a governare la città dovrebbe alzare la testa per difenderne gli interessi». 
 
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