Duemila chilometri in bici via terra e lungo i fiumi. Ecco il piano delle ciclovie in Veneto - MAPPA

Giovedì 2 Marzo 2023
Ecco il piano delle ciclovie - Foto di moerschy da Pixabay

Si chiama Prmc, ma non è un semplice piano di mobilità. Perché il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica approvato dalla giunta veneta e che oggi sarà portato all'esame della Seconda commissione consiliare, ha anche una valenza turistico-ambientale. «Dobbiamo imparare a cambiare il modo di guardare alle due ruote: la bicicletta non è solo un mezzo di trasporto o di svago, ma è uno strumento prezioso per innescare processi di rigenerazione dei territori e per favorire un'innovazione culturale», ha detto Elisa De Berti, la vicepresidente della Regione e assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti che ha seguito l'elaborazione e la redazione di questo documento. «E sono particolarmente orgogliosa - ha aggiunto - poiché il suo valore è stato compreso e la sua adozione è stata frutto di un lavoro di sinergia tra i soggetti istituzionali, gli operatori della mobilità e gli stakeholders».


I NUMERI
Il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica individua una rete ciclabile per un totale di quasi 2.000 km, suddivisa fra dorsali di terra e di acqua. Come si può vedere nella mappa pubblicata a lato, quelle di terra sono 4: ciclovia della Costa, da Ariano nel Polesine a San Michele al Tagliamento; ciclovia della Bassa Pianura, da Guarda Veneta a San Michele al Tagliamento; ciclovia dell'Alta Pianura, da Casaleone a Mansuè; ciclovia della Collina e della Montagna, da Valeggio sul Mincio a Cortina d'Ampezzo. Quelle di acqua sono 8: ciclovia del Po-Mincio-Garda, da Malcesine a Porto Tolle; ciclovia dell'Adige, da Brentino Belluno a Rosolina; ciclovia del Bacchiglione, da Vicenza a Chioggia; ciclovia del Brenta, da Enego a Chioggia; ciclovia del Sile, da Volpago del Montello a Jesolo; ciclovia del Piave, da Soverzene a Jesolo; ciclovia del Livenza, da Gaiarine a Caorle; ciclovia del Tagliamento, a San Michele al Tagliamento.
I tracciati di queste ciclovie regionali, ai fini delle pianificazioni urbanistiche e territoriali, sono da intendersi quali tracciati di indirizzo, senza vincoli né salvaguardia urbanistica nel territorio.

In molti casi dovranno quindi essere realizzati, se non addirittura progettati, e quindi attrezzati.


GLI OBIETTIVI
Tra gli obiettivi del Prmc, c'è quello di realizzare un sistema di ciclovie regionali di media/lunga distanza (più di 100-150 km) integrato con gli altri sistemi di mobilità (ferro, acqua, gomma). Ma anche riavvicinare i cittadini al paesaggio, favorendone nuove forme di fruizione in bicicletta. «Oggi - ha detto De Berti - si apre la strada a una nuova visione di ciclabilità, nella quale la bicicletta diventa un mezzo al servizio di cittadini, turisti e imprese. È il primo piano di mobilità lenta con una visione territoriale a 360°, ma soprattutto un progetto destinato a lasciare un segno sul territorio e un lascito dal valore culturale, ambientale, turistico ed economico».

LA MAPPA

Ultimo aggiornamento: 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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