Un veneziano tra i creatori di Alexa, il suo volto a Times Square tra i più infuenti ideatori di start up

Lunedì 21 Marzo 2022 di Riccardo Petito
Pietro Consavari nel tondo: la sua foto a Times Square

VENEZIA - Pochi giorni fa, un riconoscimento di gran conto: il cinquantenne veneziano Pietro Consavari si è infatti ritrovato esposto fra i piu influenti volti delle startup mondiali, nella Nasdaq Tower che si staglia con i suoi luminosissimi led nella centralissima Times Square di New York.

Assomiglia ad un'avventura degna dei piu leggendari marchi della Silicon Valley, quella affrontata dal veneziano doc trasferitosi negli Stati Uniti per affrontare nuove sfide professionali. Oggi vive a Burlingame nella Peninsula tra San Francisco e Palo Alto.


SANTA CROCE

Nato a San Giacomo dell'Orio, nel sestiere di Santa Croce, Consavari ha frequentato la lagunare Scuola internazionale di Grafica, per avviare un percorso di designer e art director per molte agenzie, nel Veneto e poi a Milano: qui ha fondato, nel 2001, la Consavari & Associati, gestita per dieci anni e con lavori per brand come Ferrari, Lancia, Heineken. Tezenis. A Venezia, negli anni giovanili Pietro ha lavorato anche come dj, con un suo programma in una nota radio locale: «Secondo me sottovalutiamo l'aspetto cosmopolita e creativo di Venezia, assai più importante di quello turistico, Venezia è un hub mondiale di cultura e creatività, troppo spesso ce ne dimentichiamo»
Dieci anni di gavetta, poi la decisione di assumere un non facile rischio: «Alla fine del 2011, ovviamente non senza timori, mi sono trasferito negli Stati Uniti - spiega Consavari - e ho un po' ricominciato tutto da zero; mi sono ritrovato in Silicon Valley imparando come funziona il tech avanzato, un mondo completamente nuovo». Percorso duro ma affascinante: «La prima posizione e' stata in RIngcentral prosegue Pietro - che all'epoca stava lavorando su di un prodotto relativamente nuovo basato sul passaggio da un sistema di comunicazione analogico ad un sistema completamente digitale». Passi successivi, l'ingaggio a Tribune Digital, fra i piu importanti gruppi media degli USA, quindi nientemeno che al colosso Amazon, partecipando in anteprima a progetti che avrebbero visto la luce solo diversi anni dopo: «Ero responsabile per Product Design delle applicazioni Email, Calendario e Contatti per le Fire Tablet, le tavolette a colori alternative al lettore Kindle; in Amazon e' stato incredibile perche all'epoca lavorammo su un concetto che non esisteva ancora, quella dei supporti vocali Alexa e Echo». Non facile la scelta di lasciare la realta di Seattle fondata dal magnate Jeff Bezos, per una nuova sfida, quella di Birdeye, startup informatica e non solo che affianca imprese. «Fu un periodo duro, lavoravo ad Amazon e la sera e nel week end portavamo avanti Birdeye - aggiunge Consavari - a quel punto dovetti decidere se rimanere in Amazon (con tutte le garanzie del caso) oppure rischiare tutto e lavorare full time in Birdeye Decisi per il salto». Il mercato ha dato ragione, come conferma il riconoscimento del Nasdaq, la celebre borsa esclusivamente elettronica nata a Wall Street nel 1971. «Un traguardo assolutamente importante - conclude soddisfatto - perche il Nasdaq ci ha riconosciuto futura parte del loro listino»
 

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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