VENEZIA - La sentenza per la maxi-frode fiscale realizzata dalla Mantovani spa di Padova è stata pronunciata ieri attorno alle 14 dal gup di Venezia, Massimo Vicinanza.
L’ex presidente, Piergiorgio Baita, accusato di associazione per delinquere finalizzata all’emissione di false fatture, ha patteggiato un anno e dieci mesi di reclusione dopo aver versato di tasca propria 400mila euro. Il patteggiamento è stato reso possibile in quanto la società di costruzioni Mantovani ha saldato le pendenze con il Fisco pagando 6 milioni e 700 mila euro di imposte evase e sanzioni.
Anche gli altri tre imputati hanno scelto il patteggiamento: un anno e due mesi il ragioniere padovano Nicola Buson, chiamato in causa in qualità di direttore amministrativo della Mantovani; un anno e quattro mesi ciascuno Claudia Minutillo, ex segretaria dell’allora presidente della Regione, Giancarlo Galan, poi diventata collaboratrice di Baita in qualità di amministratore delegato di Adria Infrastrutture e l’imprenditore di San Marino, di San Marino, William Colombelli.
Per tutti è stata concessa la sospensione condizionale. Il gup ha disposto la confisca a ciascun imputato della somma di 100mila euro, la quota di competenza di 400mila euro che Baita ha deciso di pagare per tutti pur di "sbloccare" il patteggiamento.
Ultimo aggiornamento: 15:26
L’ex presidente, Piergiorgio Baita, accusato di associazione per delinquere finalizzata all’emissione di false fatture, ha patteggiato un anno e dieci mesi di reclusione dopo aver versato di tasca propria 400mila euro. Il patteggiamento è stato reso possibile in quanto la società di costruzioni Mantovani ha saldato le pendenze con il Fisco pagando 6 milioni e 700 mila euro di imposte evase e sanzioni.
Anche gli altri tre imputati hanno scelto il patteggiamento: un anno e due mesi il ragioniere padovano Nicola Buson, chiamato in causa in qualità di direttore amministrativo della Mantovani; un anno e quattro mesi ciascuno Claudia Minutillo, ex segretaria dell’allora presidente della Regione, Giancarlo Galan, poi diventata collaboratrice di Baita in qualità di amministratore delegato di Adria Infrastrutture e l’imprenditore di San Marino, di San Marino, William Colombelli.
Per tutti è stata concessa la sospensione condizionale. Il gup ha disposto la confisca a ciascun imputato della somma di 100mila euro, la quota di competenza di 400mila euro che Baita ha deciso di pagare per tutti pur di "sbloccare" il patteggiamento.