Via alla rivoluzione degli ombrelloni in Piazza San Marco

Martedì 23 Giugno 2020 di Nicola Munaro
Piazza San Marco
Alla fine ci è voluto un mese d’attesa, ma il prossimo fine settimana si compirà la rivoluzione copernicana per Piazza San Marco, la sua vita e la sua immagine. Stretti nella morsa del coronavirus e di una ripartenza zoppicante, con l’acqua alta di novembre ad aprire la strada verso una stagione inimmaginabile, sul finire di maggio i titolari dei caffè storici della Piazza avevano spolverato i vecchi quadri di uno dei figli prediletti di Venezia, Giovanni Antonio Canal: Canaletto. Di quelle tele dei primi anni del Settecento, una cosa li aveva attirati: i tanti ombrelloni a coprire i banchi davanti alla Basilica e sotto i portici delle Procuratie. Si erano così rivolti alla Soprintendenza chiedendo di installarne di nuovi, almeno in estate, per affrontare l’emergenza Covid e far sedere turisti ai tavolini anche sotto la canicola. Il via libera - o meglio, un nulla osta - è arrivato il 29 maggio e così venerdì gli ombrelloni torneranno in Piazza San Marco. Vessati da Italia Nostra, applauditi da Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio, chiudono qui e per ora, un’ideale parabola con la storia e l’arte, senza che alcun giudizio estetico possa bloccarli. «Venerdì mattina arriveranno in Piazza e con ogni probabilità verranno installati qualche ora dopo, anche per pranzo - spiega Claudio Vernier, titolare del caffè Al Todaro e presidente dell’Associazione Piazza San Marco che aveva sollevato il progetto - Sono ombrelloni di tre metri per tre, di colore panna, tono su tono, in pieno rispetto dei colori cromatici che sono già presenti in Piazza. Per dare un’idea - continua Vernier - sono gli stessi che già si vedono in altri plateatici presenti in città, in modo che non ci sia una discontinuità». In totale saranno una sessantina e verranno installati dai caffè Chioggia, Aurora, Florian, Quadri e Lavena. Ognuno ne avrà una dozzina e «serviranno a fare ombra su alcuni tavoli», aggiunge il presidente dell’Associazione. Anche perché pure per quello che fu il luogo pulsante del commercio della Serenissima è prevista la possibilità di allargare i plateatici a titolo gratuito fino al 31 dicembre, come previsto dal Comune. Gli ombrelloni dei caffè storici della Piazza però avranno vita più breve: sono stati affittati dalla ditta Gaggio di Paseggia fino al 31 ottobre, perché quello è il termine ultimo fissato dal decreto Rilancio per congelare ogni tipo di parere della Soprintendenza ai beni artistici e culturali, che in tempi di pace avrebbe invece avuto l’ultima parola sull’installazione degli ombrelloni, seppur removibili. Lo chiarisce la stessa comunicazione con cui il 29 maggio - dopo un incontro con il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro - l’architetto Ilaria Cavaggioni, responsabile dell’area Marciana per la Soprintendenza, scioglieva una riserva lunga due settimane applicando anche a Piazza San Marco la deroga prevista dal comma 3 dell’articolo 181 del decreto Rilancio che, si leggeva nella comunicazione della Soprintendenza, «ha sospeso temporaneamente e in via eccezionale fino al 31 ottobre l’espressione di ogni parere di competenza delle Soprintendenze sia ai sensi della tutela monumentale, sia della tutela paesaggistica». Una svolta epocale se si pensa che Piazza San Marco è uno dei luoghi più tutelati al mondo, cristallizzato nella sua monumentalità, e dov’è vietato anche manifestare per l’alto valore simbolico che la Piazza trasuda. «Avuto il nulla osta - racconta ancora Vernier - il Comune che già si era mostrato dalla nostra parte, ci ha chiesto di vedere i progetti. Ora è arrivato il via libera». «È una situazione infernale, durante il fine settimana abbiamo iniziato a ad avere il 20% degli incassi che avevamo a giugno 2019 - analizza il numero uno dell’Associazione - Il resto della settimana non fa testo, perdiamo anche il 95% degli incassi. Ben vengano gli ombrelloni, ma ora serve una concertazione generale: ci vogliono musei aperti non solamente nel fine settimana e servizi ai turisti che devono essere trattati nel migliore dei modi, sempre».
Ultimo aggiornamento: 11:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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