Il giallo non basta a Venezia: a San Marco caffè storici con serrande abbassate e ora abbandona la piazza anche la vetreria Ars Cenedese

Lunedì 1 Febbraio 2021
Il giallo non basta a Venezia: a San Marco caffè storici con serrande abbassate e ora abbandona la piazza anche la storica vetreria Ars Cenedese
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VENEZIA - Il giallo non basta per far risorgere le attività a Venezia: i caffè storici di Piazza San Marco restano con le serrande abbassate. Non basta l'apertura dei confini comunali, e nemmeno le rassicurazioni sulla prossima riapertura di Palazzo Ducale tra una decina di giorni. «Il centro storico veneziano necessita non solo della possibilità di spostarsi all'interno della regione - spiega Claudio Vernier, titolare dello storico Caffè Al Todaro e presidente dell'Associazione Piazza San Marco - ma degli spostamenti tra regioni e dei visitatori europei». Alcuni negozi e gallerie sono sempre rimasti aperti in Piazza in questo periodo, spiega il presidente, per dare un segnale di resistenza: «Ad esempio la galleria Ravagna, la gioielleria Tokatzian e Rolex sono sempre rimaste aperte - elenca Vernier - ma i caffè storici hanno necessità di incassare cifre considerevoli per giustificarne le aperture, e al momento mancano i presupposti».

Per il momento nessun locale riapre; per qualcuno, come lo storico Florian se ne parlerà tra marzo e aprile, per altri, come Lavena, non vi sono date. Si resta alla finestra ad attendere il ritorno del turismo, almeno di prossimità. «Abbiamo accolto con gioia la notizia della riapertura di Palazzo Ducale e di tutti i musei civici - conclude Vernier - ma per attività che hanno spese e numerosi dipendenti, come i caffè storici, non è sufficiente, serve il ritorno del turismo».

Chiude in Piazza San Marco Ars Cenedese, storica vetreria muranese che aveva il negozio a pochi passi dal campanile, dagli anni Sessanta. Il problema è sempre lo stesso: affitti alti e calo dei fatturati dovuto all'assenza del turismo per l'emergenza sanitaria. È la terza azienda storica del vetro di Murano che abbandona la sua vetrina naturale, Piazza San Marco, dopo Venini e Coupole Glass. E se nel conteggio si aggiunge la chiusura della pelletteria Pagan, un secolo di attività, sono quattro le attività veneziane che abbandonano il salotto più bello di Venezia e del mondo. «A chiudere in Piazza sono proprio le attività veneziane - commenta Claudio Vernier, presidente dell'Associazione tra i commercianti di san Marco -. Venezia si rialzerà, questo è sicuro, ma quando lo farà vi sarà anche un ricambio di aziende enorme, e invece di tutelare il tessuto tradizionale e culturale, locale, la si sta lasciando andare».

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Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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