Piazza San Marco: nel 2022 staccati biglietti per quasi 2 milioni e mezzo per chiesa, campanile e museo

Venerdì 19 Maggio 2023 di Raffaella Vittadello
VENEZIA Restauratori all'opera nella basilica di San Marco

VENEZIA - La Procuratoria di San Marco, che dopo la riforma delle onlus è diventata ente di terzo settore, ha approvato il bilancio 2022 con un avanzo di esercizio di 116.761 euro che sarà destinato alla copertura dei disavanzi di gestione precedenti per 68.097 euro e ad avanzi portati a nuovo per euro 48.664.
Nel corso dell’anno, uno degli elementi significativi è stato il nuovo sistema di bigliettazione, introdotto in tutto il complesso monumentale (cioè basilica, campanile, museo e pala) per soddisfare i migliori standard internazionali e di accesso via web, che permette di avere un dato interessante sul numero di visitatori accolti a San Marco: nel 2022, sia con biglietti gratuiti, sia a pagamento, in totale sono stati staccati quasi 2 milioni 415mila tagliandi, che rappresentano un dato importante che potrà essere confrontato con quelli che si registreranno in futuro. Ovviamente restano escluse tutte le persone che in chiesa si sono recate per partecipare alle diverse funzioni religiose, che sono esenti dal pagamento del biglietto.
 

IL PASSIVO 
La gestione finanziaria, invece, porta un risultato molto negativo (in rosso di 3 milioni e 800mila), frutto della svalutazione effettuata sui risultati conseguiti durante l’anno. Una vera e propria debacle degli investimenti finanziari, nonostante il fatto che la Procuratoria sia orientata in modo prudente al risparmio, in attesa dell’utilizzo delle risorse per le grandi manutenzioni di cui la Basilica necessita. 
Un dato che va però letto attraverso due componenti: innanzitutto durante il 2021 è cambiato il modo di contabilizzare gli investimenti (ora fair value anzichè il valore storico), di conseguenza nel 2022 è stato necessario procedere a una svalutazione di alcune poste, circostanza che però dovrebbe migliorare nell’anno in corso, visto che le premesse sono addirittura al di sopra dei preventivi.

LE ENTRATE 
I volumi delle entrate istituzionali, invece, sono aumentati rispetto l’anno precedente, superando i 15 milioni (15.399.472) al netto della quota destinata per legge alla Cattedrale di San Marco.
I proventi dell’attività istituzionale, quella che poi finanzia i restauri della Basilica, nel 2022 sono migliorati per euro 8.648.061, per effetto della ripresa post Covid 19 che ha permesso una normale vivibilità dei luoghi e anche grazie a una ricalibrazione dei biglietti.
Nel 2022 i contributi pubblici si sono ridimensionati rispetto all’anno precedente, mentre i costi di produzione rimangono, nella loro globalità, similari al 2021.
Tra i costi merita attenzione l’accantonamento a fondo oneri restauri futuri per oltre quattro milioni necessario per la corretta programmazione dei restauri.
E ripercorrendo il 2022, il consuntivo dei restauri realizzati è cospicuo e si riferisce alla sistemazione dell’altare della Madonna Nicopeja, il restauro del presbiterio e di alcuni tratti di pavimentazione, la pulitura del leggio con l’aquilotto proveniente da Candia. Interventi poi al rivestimento delle pareti sotto la panchina a fianco della porta del Tesoro, il consolidamento dell’ambone e della pavimentazione lignea, la ricollocazione di tessere musive o di parti marmoree.
Interventi simili alla Cappella Zen, alla Cappella dei Mascoli, alla Cappella di Sant’Isidoro, al nartece, al portale centrale, alla sovracupola lignea del coro, al Cortile del Sant’Uffizio.
Infine da rilevare la barriera in vetro esterna, dopo anni di progettazioni, che - sia pur provvisoriamente - terrà all’asciutto il nartece dall’acqua alta.
 

Ultimo aggiornamento: 17:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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