Quel Comune con i dipendenti over 50 no vax: da oggi sospesi e senza stipendio? No, è arrivata "la soluzione"

Martedì 15 Febbraio 2022 di Sara Zanferrari e Alvise Sperandio
Quel Comune con i dipendenti over 50 no vax
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MESTRE - Da oggi, 15 febbraio 2022, diventa obbligatorio al lavoro il green pass rafforzato per i cittadini che abbiano più di 50 anni di età: i lavoratori cinquantenni del pubblico e privato per entrare in sede dovranno possedere la certificazione verde derivante o dal vaccino o dalla guarigione da covid19. È il secondo giro di vite, dopo quello di esibire il green pass base dal 15 ottobre 2021: ora però chi non sarà in possesso del documento sarà considerato assente ingiustificato, non incorrerà in conseguenze disciplinari e potrà conservare il posto di lavoro (tutto questo fino al 15 giugno 2022), ma non riceverà più la retribuzione.


IL CASO PIANIGA

Si apre dunque anche il problema per i datori di trovare le figure in sostituzione di quelle mancanti, sebbene al momento la problematica sia meno impellente di com'era qualche settimana fa, quando i contagi pressavano pesantemente sulle presenze. Tuttavia di irriducibili del no vaccino ce ne sono ancora. È quanto successo a Pianiga, dove ci sono dipendenti comunali non vaccinati che oggi dunque avrebbero dovuto essere sospesi. Il condizionale è d'obbligo in quanto in questi giorni sembra si siano contagiati e pertanto abbiano risolto il problema alla radice, se così si può dire, togliendo tutti dall'imbarazzo di una decisione drastica e difficile. La loro retribuzione dunque è salva e il problema di non possedere il green pass per quando ritorneranno in servizio non si porrà più, visto che torneranno da guariti.


Non è la prima volta che il covid dà qualche grattacapo al Comune di Pianiga: era luglio 2020 quando si è ritrovata contagiata una dipendente dell'anagrafe, per altro esternamente, ma che aveva costretto in quarantena preventiva gli altri sei colleghi e gli altri tre che erano venuti in contatto con lei, fra cui la vicesindaca Levorato, tutti poi risultati negativi al tampone.

Quindi all'epoca 15 giorni a casa per tutti, ma il sindaco Federico Calzavara era riuscito a trovare modo di non chiudere gli uffici, sanificando il Municipio e mantenendo operativa l'anagrafe. Tuttavia questi contagi allo stato attuale non destano preoccupazione da un punto di vista sanitario, ma meramente organizzativo, pare non ci siano rischi per la cittadinanza, in quanto l'entrata in Comune a Pianiga era già stata interdetta a chi non possedeva il green pass, addirittura in anticipo rispetto alla data del 1 febbraio decisa dal Governo.


I NUMERI

Sono 23.650 nell'Ulss 3 Serenissima, gli over 50 ma anche under 70 anni che in questo momento risultano non vaccinati almeno con la seconda dose. E che dunque, se lavorano, da oggi non sono in regola con il nuovo obbligo di super green pass. Si sale a 28mila, considerando anche l'Ulss 4 del Veneto orientale, facendo perciò il conto relativo a tutta la provincia di Venezia. È chiaro che questo è il dato macro, calcolato sulla fetta di popolazione in età lavorativa, dai 50 ai 70, dando per scontato che da quest'età in poi il lavoratore sia andato in pensione o comunque a riposo. In particolare, nell'Ulss Serenissima sono 14.074 gli assistiti tra i 50 e i 59 anni su una platea di 106.618 che non hanno fatto il vaccino in assoluto o il richiamo, mentre tra i 60 e i 69 se ne contano 9.576 su un totale di 86.263. Dal numero macro bisogna, inoltre, togliere tutti coloro che a vario titolo non sono lavoratori: disoccupati, inoccupati, disabili, casalinghi... Vanno tolti anche coloro che si sono ammalati di Covid e sono guariti, per cui le regole del vaccino vanno ricalibrate sui tempi individuali, nonché gli esentati, cioè tutti coloro che il vaccino non lo possono fare per ragioni di salute ma che hanno diritto alla certificazione verde. Numeri impossibili da definire. Resta, pertanto, che l'indicazione di 28 mila è più che altro un ordine di grandezza generale, che pure fa capire che i non vaccinati lavoratori in ogni caso non sono pochi. Tra loro ci sono tre categorie di persone: gli incerti, che potrebbero convincersi; i no-vax convinti che non si pentiranno; quelli che restano in una sorta di limbo, fermi, in attesa del 15 giugno prossimo quando l'obbligo di green pass sul lavoro scadrà.

Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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