Pestato dalla gang per i codici dell'abbonamento a Netflix e Amazon

Mercoledì 16 Giugno 2021 di Nicola Munaro
Pestato dalla gang per i codici dell'abbonamento a Netflix e Amazon
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VENEZIA Il portafoglio, sì. Ma soprattutto la Postepay con la quale tentare un prelievo bancomat, poi ordinarsi qualcosa su Amazon e attivarsi un abbonamento a Netfilx a spese della vittima. Tutti tentativi andati a vuoto un po' perché i quattro baby rapinatori si erano scordati il codice pin della carta e poi perché la denuncia della vittima aveva bloccato ogni transazione. 
Il conto finale portato dalle tracce informatiche disseminate ovunque è arrivato ieri, mesi dopo quei fatti, quando quattro ragazzi residenti nella prima terraferma veneziana sono finiti al centro di un'operazione della squadra mobile di Venezia, diretta dal dottor Giorgio Di Munno.


L'AGGRESSIONE

Per trovare l'inizio della storia bisogna riavvolgere il nastro alle 23 del 22 febbraio scorso.

Un ventenne veneziano sta tornando a casa nella zona di Rialto quando un gruppo di quattro giovani lo avvicina: due lo superano sul Ponte e due lo fermano appena imboccata una calle laterale. Gli chiedono una sigaretta, un particolare che ritorna sempre in questo tipo di fatti: lui consegna il tabacco e le cartine ai due giovani. È il segnale perché alle sue spalle compaiono gli altri due componenti del gruppo che lo aggrediscono, lo prendono a schiaffi in viso facendolo cadere a terra e lo costringono a consegnare il portafoglio e il codice pin della carta prepagata delle Poste.


I TENTATIVI DI FURTO

Con il taccuino del ventenne in mano e con la vittima lasciata a terra poco distante da Rialto, i quattro - di 17, 20, 22 e 25 anni - cercano di scappare verso la stazione di Santa Lucia. Nella fuga provano un prelievo ad uno sportello Atm che però non va a buon fine perché quel codice segreto ottenuto con la violenza, se l'erano dimenticato. Per aumentare il bottino del colpo allora si collegano ad Amazon (ordinando qualcosa) e a Netflix per un abbonamento. Il giorno dopo, la denuncia del ventenne veneziano dà il via alle indagini e blocca gli ordini. 
A facilitare il lavoro degli agenti sono proprio i continui accessi informatici della sera prima, effettuati con il cellulare di uno dei rapinatori. Dati della carta alla mano, i poliziotti risalgono al numero di telefono e al suo proprietario.


BABY GANG

Tutto porta a ieri mattina quando la squadra mobile bussa alla porta dei tre maggiorenni per notificare un ordine di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria mentre al minorenne viene consegnato l'avviso di garanzia delle indagini per la rapina.
L'ipotesi, spinta soprattutto dal particolare della richiesta della sigaretta, è che i quattro gravitino nell'ambiente delle baby gang mestrine: uno di loro ha anche precedenti per un altro colpo simile.

 

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