Le perle di vetro veneziane e l'antico mestiere delle impiraresse diventano patrimonio Unesco

Venerdì 18 Dicembre 2020 di Daniela Ghio
Le perle di vetro veneziane e l'antico mestiere delle impiraresse: una storia affascinante custodita in laguna

Accordo per la tutela e la valorizzazione dell'antico mestiere delle impiraresse: la manualità veneziana elevata a opera d'arte.


Traguardo importante per le impiraresse: l'arte delle perle del vetro è stata riconosciuta ieri dalla XV sessione del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio intangibile dell'Unesco patrimonio culturale immateriale dell'umanità, premiando anni di battaglia del Comitato per la Salvaguardia dell'arte delle perle di vetro veneziane, a cui si è unito, nel 2017, il Comune di Venezia.

La candidatura era stata depositata da Italia e Francia, con l'Italia capofila, e proposta per la parte italiana dalla Comunità dei perleri veneziani rappresentati dal Comitato per la Salvaguardia dell'Arte delle perle di Vetro Veneziane e per la parte francese dalla Comunità dei perlai francesi, rappresentati dall'Association des Perliers d'art de France.


PRIMA VOLTA

Per Venezia si tratta della prima iscrizione di un elemento immateriale nella Lista Unesco. Le perle sono prodotte a Venezia dalle canne di vetro fin dal Trecento e per secoli hanno costituito per la Serenissima preziosa merce di scambio ed esportazione verso Africa, Americhe, India. In base alla tecnica produttiva possono essere perle di conteria, monocrome e piccolissime, derivate da sottili canne vitree forate; perle rosetta, derivate da canne dorate composte da più strati policromi; perle a lume ottenute da una canna non forata riscaldata a fiamma (lume). L'importanza dell'Arte delle Perle di Vetro non risiede nei prodotti, bensì nella ricchezza del sapere tradizionale artigianale tramandato, a Venezia, di generazione in generazione, ininterrottamente, da oltre sette secoli. A Venezia due interi sestieri sono legati alla pratica di quest'arte: il sestiere di Cannaregio è riconosciuto da tutti gli abitanti del territorio veneziano come il luogo delle perlere, le perlaie e il sestiere di Castello è il luogo delle impiraresse, le infilatrici di perline. 


TUTELATO IL GERGO

L'isola di Murano è riconosciuta dalla collettività come il luogo delle fornaci in cui si realizzano le bacchette di vetro, materia prima per creare le perle. Questo patrimonio culturale immateriale riguarda anche il linguaggio vernacolare. Termini come perlera, perler, impiraressa, molatore sono quotidianamente utilizzati come anche termini che identificano gli oggetti e gli strumenti che queste figure usano per creare le loro perle di vetro. «Nel territorio veneziano, l'arte delle perle accompagna la nostra vita e, in molte famiglie, c'è una perlera, un perler, un'impiraressa, un molatore o un maestro del vetro», afferma la presidente del Comitato creato ad hoc, Cristina Bedin. Soddisfazione da parte del presidente della Regione, Luca Zaia che giudica questa «un'ottima notizia che arriva in un momento particolarmente difficile per l'artigianato veneziano e per le sue attività», mentre per il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro il riconoscimento è motivo di grande orgoglio, alla vigilia delle celebrazioni per i 1600 anni dalla fondazione della città.

L'importante traguardo sottolinea la presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano - è solo l'inizio di un percorso di conoscenza, salvaguardia, trasmissione, formazione, innovazione che vedrà il sostegno del Comune di Venezia alle comunità per la realizzazione di una serie di progetti in collaborazione con altre istituzioni locali. Un riconoscimento a tante donne e uomini, veri e propri maestri dell'arte delle perle di vetro, che, nonostante le difficoltà e i tanti sacrifici, continuano ad impegnarsi nel settore».


 

Ultimo aggiornamento: 18:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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