CHIOGGIA - Il breve tratto compreso fra il museo civico e Porta Garibaldi somiglia ad un percorso a ostacoli. I pedoni, costretti a schivare una serie di parallelepipedi decorativi in pietra d'Istria, paracarri emisferici, paletti e lampioni, debbono pure vedersela con un tratto di pavimento di grossi ciottoli. Vicino al lampione la gimkana si complica con una strettoia a clessidra che costringe tutti a passare in fila indiana. Chi ha buone gambe si arrangia, ma per i portatori d'handicap si tratta di un ostacolo invalicabile. La larghezza del camminamento impedisce il passaggio delle sedie a rotelle e delle persone costrette ad usare le stampelle. Niente da fare nemmeno per le mamme che spingono la carrozzina. La barriera architettonica è conseguenza della mancata posa della comoda passerella dotata di rampe che, in teoria, avrebbe dovuto essere realizzata accanto al ponte, simultaneamente alle opere di arredo che adesso penalizzano proprio chi dovrebbe essere agevolato. La situazione si trascina ormai da una quindicina d'anni.
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