Passaporti, l'attesa si allunga: appuntamenti a luglio del 2023 per il rinnovo

Giovedì 22 Dicembre 2022 di Davide Tamiello
MARGHERA La fila davanti alla Questura per il ritiro dei passaporti: ora è tutto per appuntamento
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VENEZIA - Serve il passaporto? Possono servire sette mesi. Fate una prova: entrate nel portale della questura e provate a vedere quando vi viene fissato l’appuntamento. La prima data utile che vi darà è il 10 luglio. Come mai? Le ragioni sono diverse. Il primo motivo è quello più banale: ci sono più richieste. Questo perché a chi è scaduto il passaporto nel cuore della pandemia e delle restrizioni ha aspettato che ci fosse qualche spiraglio di apertura prima di chiedere un rinnovo, ed è una scelta che non si può biasimare visto che comunque l’operazione costa 113 euro (visto che il documento è valido per dieci anni sarebbe uno spreco rinnovarlo per poi tenerlo chiuso in un cassetto). La seconda variabile è costituita dalle nuove modalità ministeriali, in linea con le disposizioni anti contagio: le file agli sportelli non sono più consentite e si può procedere solo con prenotazione, rigorosamente presa con Spid.

Una pratica che allunga i tempi e che, inoltre, non agevola le fasce più deboli. 


LE DEROGHE
A dire la verità, un modo per far prima c’è: il passaporto può avere una via prioritaria se richiesto per motivi di lavoro, studio o di salute. Ma non solo: dagli uffici della questura, infatti, assicurano che sia sufficiente provare di avere un volo in scadenza e si farà di tutto per assicurare al cittadino la possibilità di avere il proprio documento entro i tempi dovuti. Uno dei motivi per cui si va così in là con gli appuntamenti è anche questo: sono in tantissimi a chiedere il percorso emergenziale e, quindi, chi non ha chiesto una pratica prioritaria finisce inevitabilmente in coda. 


«RISCHIO CAUSE»
Un sistema che, però, secondo i sindacati espone la questura a dei rischi. «Secondo la legge un cittadino ha diritto ad avere il suo documento in 30 giorni - spiega il segretario del Siulp Diego Brentani - se qualcuno decidesse di fare causa o chiedere i danni in caso di mancato viaggio, di volo perso, cosa succederebbe? Probabilmente vincerebbe a mani basse».


AGENDA ONLINE
Secondo Brentani l’agenda online (il sistema per la gestione degli appuntamenti per il rilascio dei passaporti elettronici a cui si accede tramite la carta di identità elettronica») è un sistema che ha rallentato molto le procedure. «Se prima facevamo 120 passaporti al giorno oggi ne facciamo meno della metà, una cinquantina. A questi ritmi è difficile riuscire ad evadere tutte le richieste in modo efficace». 
Il sindacato Siulp una soluzione l’avrebbe anche proposta: visto che l’ufficio della questura non è sufficiente si deleghi la possibilità di concedere i passaporti agli uffici anagrafe dei Comuni. «Si deve fare come per le carte d’identità digitali e le patenti. Il Comune inizia la pratica e rilascia il documento, alla questura si lascia il compito di un controllo finale per il nulla osta. Sarebbe una pratica civile che aiuterebbe il lavoro dei poliziotti e che faciliterebbe la vita anche e soprattutto dei cittadini». 
 

Ultimo aggiornamento: 07:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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