Gran galà di campioni e di Roubaix con "star" Mauro Corona emozionato per la bicicletta in regalo: «Non ne ho mai avuta una da bambino...»

Sabato 9 Aprile 2022 di Francesco Coppola
Mauro Corona emozionato per la bicicletta in regalo: «Non l'ho mai avuta da bambino...»

SANTA MARIA DI SALA  (Venezia) - Una serata dalle forti emozioni in quella che è ormai la "culla del ciclismo veneto", Santa Maria di Sala: le storie vissute dai protagonisti della leggendaria Parigi-Roubaix, l'Inferno del Nord, sono state raccontate con dedizione dal giornalista e scrittore Beppe Conti nel libro "Parigi-Roubaix - Storie di Pavè, polvere e fango dall'Ottocento a Colbrelli" (ed.

Graphot, 190 pagg., prefazione di Francesco Moser). Il volume è stato presentato venerdì sera nella sala Sandro Pertini di Villa Franchetti - gremita da un pubblico di appassionati - con corollario di grandi personaggi del mondo del ciclismo, campioni del mondo vecchi e nuovi, ori olimpici e uno scrittore-showman come Mauro Corona.

Tra i campioni Francesco Moser, Alessandro Ballan, Silvio Martinello, Francesco Lamon (fresco oro di Pechino nel quartetto dell'inseguimento), l'ex professionista Marco Benfatto e i congiunti dei campioni nati a Santa Maria di Sala come Toni "Labron" Bevilacqua (rappresentato dal cugino Italo appena dimesso dall'ospedale dopo un intervento chirurgico), Alfredo ed Arturo Sabbadin, Attilio Benfatto. A sorpresa la presenza di Mauro Corona emozionato ed emozionante in ogni suo intervento.

E' stata una serata preparata alla grande dall'associazione culturale Mondo Agricolo Caselle de Ruffi del presidente Fiorenzo Andreatta, la regia impeccabile del patron Bruno Carraro, presidente onorario della Madonna del Ghisallo, e il patrocinio dell'amministrazione comunale, seguita dal pubblico con "devozione". E'  stata raccontata l'epopea della Classicissima del pavè, della polvere, del fango, delle grandi imprese, delle folli cadute (anche per l'attraversamento stradale di gruppi di oche), seguita per 33 anni consecutivi da Beppe Conti. Mille storie dedicate a personaggi che non hanno poi avuto fortuna nella vita come il belga Lucienne Storne che nel 1938 fu giustiziato da i nazisti.

Singolare la storia del beniamino di casa Toni Bevilacqua di non indossare la maglia di campione italiano alla Parigi-Roubaix del 1951 che a sorpresa poi vinse, ma che diede vita ad una serie di interrogativi. Ma a causarla, come ha precisato l'autore, fu la leggerezza della maglia tricolore che non essendo in lana era troppo leggera. Storie anche un po' dimenticate come quella del valdostano Maurice Garin che si sentiva francese; di Jules Rossi che voleva assolutamente essere considerato italiano. Analizzata l'unica importante vittoria di Serse Coppi, il trionfo del fratello Fausto,  la spettacolare fuga di Felice Gimondi, il tris da record di Francesco Moser (unico ad aver vinto per 3 volte consecutive e tutte per distacco), la doppietta di Franco Ballerini, l'ultima vittoria del Novecento di Andrea Tafi fino alla gioia del successo di Sonny Corbrelli - appena dimesso dall'ospedale di Padova - avvenuto nell'ottobre del 2021.

Analizzati anche i trionfi stanieri come il "poker" di Roger de Vlaeminck il primo ad essere chiamato "monsieur Roubaix" e di Tom Boonen, il "tris" di Eddy Merckx e di Fabian Cancellara. "Magiche avventure - ha precisato Conti - come in una affascinante romanzo che attraversa ben tre secoli". Sono seguiti gli interventi e i pronostici dei campioni invitati su i vincitori della Parigi-Roubaix 2022 che, a differenza delle precedenti edizioni, si svolgerà a Pasqua (domenica prossima, 17 aprile) per evitare la concomitanza con le elezioni presidenziali francesi.

L'emozione Corona 

La serata è stata conclusa nel migliore dei modi dall'intervento di Mauro Corona che, dopo aver raccontato le vicende legate alla povertà della sua infanzia, ha precisato che il ciclismo è uno sport da lui molto amato e seguito e che considera la bicicletta "il viagra dei ciclisti anziani". A lui è stata donata una bici elettrica di ultima generazione della "Fantic bikes" di Santa Maria di Sala. "L'avevo sempre desiderata da bambino - ha detto Corona - ma le condizioni della famiglia non me lo consentivano. Adesso potrò utilizzarla per contrastare i cacciatori di frodo".

A conclusione della serata è stata letta la comunicazione di ringraziamento rivolta a Bruno Carraro da parte dell Vaticano per l'impegno dedicato alla beatificazione del grande campione, Gino Bartali.

Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 07:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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