Al PalaExpo di Marghera apre il più grande centro vaccinazioni del Veneto

Martedì 6 Aprile 2021 di Nicola Munaro e Giuseppe Babbo
Il Palaexpo di Marghera
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VENEZIA - Mancano da ripristinare gli ultimi allacciamenti e domani l'hub vaccinale più grande del Veneto potrà aprire le porte all'interno del PalaExpo di Marghera, inaugurato nel 2015 in pompa magna dall'allora premier Matteo Renzi come costola veneziana dell'Expo di Milano ed estraneo ai grandi eventi dalla fusione delle Confindustrie di Padova e Treviso nel giugno 2018. In quel padiglione costruito nel Parco tecnologico affacciato sulla laguna, l'Ulss 3 Serenissima chiamerà a raccolta la gran parte della popolazione del suo territorio per dare l'accelerazione decisiva ad una campagna vaccinale da 6mila dosi al giorno e che ne vedrà almeno della metà essere somministrare in quello che il direttore generale Edgardo Contato chiama il «super hub». 
L'importanza strategica di aver riaperto il PalaExpo (più volte nel mirino dell'Ulss durante l'anno di pandemia) è tornata prepotente a farla da protagonista anche ieri, quando l'Ulss 3 e il Comune di Venezia hanno trasformato un vaporetto in ambulatorio vaccinale a domicilio per gli over80 di Sant'Erasmo e delle Vignole. «È una settimana molto importante per l'attività vaccinale del nostro territorio - ha ricordato Contato a Sant'Erasmo - durante la quale è programmata anche l'apertura del più grande hub regionale al PalaExpo».

Taglio (virtuale) del nastro, domani mattina. 

APERTO DI NOTTE

Sono i numeri a dare la stima di quale possa essere la potenza che il PalaExpo riuscirà ad imprimere nelle iniezioni. Tra Pasqua e il lunedì dell'Angelo l'Ulss 3 ha messo insieme poco meno di 4mila vaccini. Il «super hub», da solo, non viaggerà a meno di 3 mila somministrazioni al giorno, dalle 8 alle 20. Ma sono numeri al ribasso perché l'idea è che il centro vaccinale di Marghera sia in funzione anche la sera, almeno fino a mezzanotte, rispettando così la richiesta che il presidente di Regione Luca Zaia aveva fatto alle Ulss di individuare un centro nel quale vaccinare anche dopo il tramonto. E quale scelta migliore che non il PalaExpo.


L'ORGANIZZAZIONE

Venti le linee di vaccinazioni all'interno del PalaExpo: ogni linea vaccinale avrà due operatori sanitari (medici o infermieri) che potranno garantire non meno di 3mila iniezioni in totale, anche se l'obiettivo del dg Contato è di spingere al massimo sulle somministrazioni. Al lavoro, ogni giorno e divisi in turni, circa un centinaio di operatori sanitari per far funzionare al meglio il «super hub». All'interno della struttura anche un'area mensa per i dipendenti e uno spogliatoio per l'inizio e la fine del turno. Il Comune, dal canto suo, ha già sospeso la sosta a pagamento nell'area. 
Questa, oltretutto, in dovrebbe essere una settimana decisiva nella vaccinazione: domani sono attese più di 10mila dosi di Pfizer, giovedì oltre 5mila di Moderna e venerdì un carico di AstraZeneca superiore ai 13.500 arrivati settimana scorsa. Non solo PalaExpo, però, perché attorno alla struttura di Marghera - che assorbirà anche gli utenti della Marittima - ruoteranno altre cinque strutture capaci di viaggiare tra le 600 iniezioni giornaliere della sede della banca di Sondrio di piazzale Roma e del Terminal Aspo di Chioggia e le 1000 della Marittima di Venezia (fin quando sarà in servizio), del Bocciodromo di Mirano e del palazzetto di Dolo.


RIORGANIZZAZIONE A JESOLO

Niente più code all'aperto. Ma anche tempi di attesa più brevi. Nuova organizzazione per il punto vaccinazioni di Jesolo al PalaInvent. Dopo i disagi e le proteste per le lunghe code dei giorni scorsi, la struttura è stata completamene riorganizzata grazie al supporto del Comune, della Jesolo Patrimonio e dell'Ulss4. Fondamentale il supporto del dirigente Massimo Ambrosin. Di fatto in tre giorni è stata completamente riorganizzata la gestione del palazzo del turismo. All'ingresso è stato montato un tunnel coperto di entrata con separazione dei flussi per chi deve ricevere la prima dose di vaccino e chi deve fare il richiamo. È stato inoltre deciso di usare il parterre interno, ovvero un'area di 1.600 metri quadrati usata per concerti per 5mila persone, per i colloqui con i medici prima del vaccino. 
Per facilitare le operazioni sono state ricavate sei corsie di accesso, al riparo da sole e pioggia. Sono state inoltre ricavate diverse aree dove le persone possono sedersi mentre nella stessa zona è stata garantita la presenza di un presidio dei volontari della Croce Verde. Per facilitare l'utenza è stata inoltre potenziata la segnaletica di accesso. E nel giorno di Pasqua si è svolto lo stress test con 1.500 vaccinazioni (seconde dosi), che ha visto l'azzeramento della coda e la riduzione dei tempi di attesa che al massimo è stata di 15 minuti. Fondamentale il supporto dei volontari della Protezione civile e del personale dell'Atvo e della Jesolo Turismo che si è messo a disposizione per quanto di competenza. A controllare che tutto procedesse nel migliore dei modi domenica sono stati il sindaco Valerio Zoggia, il comandante della polizia locale Claudio Vanin e il dg dell'Ulss4 Mauro Filippi, anche lui in visita al PalaInvent e all'ospedale di Jesolo. 
 

Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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