Stop vaccini: aperto e subito chiuso il PalaExpo di Marghera, il centro più grande del Veneto

Venerdì 9 Aprile 2021 di Davide Tamiello
PALA EXPO L'hub per le vaccinazioni più grande del Veneto chiuso per mancanza di dosi

VENEZIA - Aperto e subito chiuso. L’attività del nuovo PalaSalute, il più grande centro vaccinale del Veneto nato all’interno del Palaexpo di Marghera, in grado di somministrare oltre 3mila dosi al giorno, è durata (per ora) solo 48 ore. Da oggi, infatti, le attività dell’hub lagunare saranno sospese a data da destinarsi. Il perché è presto detto: mancano i vaccini.

Il commissario per la vaccinazione dell’Ulss 3 Luca Sbrogiò, durante la giornata inaugurale di mercoledì, era stato chiaro: «Questa carenza di scorte non ci permette di esprimere al massimo le potenzialità della macchina». La chiusura temporanea del Palaexpo in realtà era già nell’aria: l’Ulss aveva specificato fin da subito che l’apertura della struttura era vincolata alle forniture. E di abbondanza, in questo momento, decisamente non si può parlare visto che la prossima settimana arriveranno solo 1.700 dosi di Astrazeneca e 16mila di Pfizer (di cui, però, 6.600 per le seconde dosi): questo significa che L’Ulss 3, che in tutte le sue sedi ha una potenza di fuoco di 42mila somministrazioni a settimana, con le forniture attuali non arriva a garantirne 12mila. Il Palaexpo è un mastodonte che può accelerare in modo decisivo la campagna vaccinale, ma se manca la materia prima miracoli (per quanto il dg Edgardo Contato l’abbia investito del ruolo di erede moderno della Basilica della Salute) non se ne fanno. In questa fase doveva servire gli ultraottantenni e i pazienti fragili che, però, non potendo prenotare, non potranno nemmeno venirsi a vaccinare qui.

A questo proposito è bene ricordare che non salterà nessuna prenotazione: quelle previste al Palaexpo sono state semplicemente già esaurite, le prossime si terranno negli altri centri (Chioggia, Mirano e Dolo) che procederanno secondo programmazione. Fino a quando resterà chiuso? Una data ancora non c’è, ma è probabile che non si riapra prima di mercoledì, quando arriveranno le 16mila dosi di Pfizer. 


Intanto, da ieri sera, l’Ulss ha annunciato la disponibilità di 500 nuovi slot per gli over 80: riaperte le prenotazioni dal portale, quindi, per queste dosi che verranno somministrate nelle altre sedi vaccinali. Inoltre nei prossimi giorni partirà l’attività dei centri di medicina integrata (medici di base) con le scorte previste per loro e che andranno a coprire gli utenti della fascia tra i 70 e i 79 anni. 


NOVAX


L’altro fronte è quello dei sanitari antivaccinisti. L’Ulss 3 Serenissima ha presentato mercoledì una lista di tutto il personale sanitario che lavora nel suo territorio. Il personale ospedaliero da un lato, quello delle Ipav e delle altre strutture parallele dall’altro. La regione provvederà a confrontare i nomi della lista con gli elenchi dei vaccinati per capire quanti effettivamente non si siano sottoposti alla somministrazione del siero. Una proiezione dell’Ulss già c’è ed è circa del 15 per cento per il personale ospedaliero (a cui si aggiunge un 20% dei dipendenti delle case di riposo, operatori socio sanitari in particolare) ma solo il controesame della Regione potrà dare la conferma definitiva. A quel punto scatterà la seconda chiamata e chi non si presenterà dovrà fornire le proprie motivazioni: se non saranno tra le eccezioni previste dalla legge (legate a determinate condizioni cliniche) i dipendenti rischieranno la sospensione non retribuita, il demansionamento o il taglio dello stipendio.

Ultimo aggiornamento: 16:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci