Ovs, il lockdown è già alle spalle: in 6 mesi 600 milioni di vendite

Giovedì 23 Settembre 2021 di Mattia Zanardo
Ovs, il lockdown è già alle spalle: in 6 mesi 600 milioni di vendite

VENEZIA - Ovs sfida il mercato in ribasso: il gruppo veneto dell'abbigliamento cresce anche nel secondo trimestre dell'anno, trainato dalle prestazioni dei negozi e dell'on line, a fronte di una contrazione generale del settore del 4,7% tra aprile e giugno. E raggiunge così una quota di mercato pari al 9%, conquistando quasi cento punti base nel giro di un anno. Le vendite nette nel trimestre (369,7 milioni) segnano un più 35,4% sullo stesso periodo del 2020, ma superano dell'11% anche quelle del 2019, nonostante alcuni fine settimana di maggio ancora con restrizioni in atto. «Ovs è il gruppo che è cresciuto di più in termini di quota anche nell'ultimo trimestre - sottolinea l'amministratore delegato Stefano Beraldo - e anche rispetto ai player internazionali operanti solo attraverso i canali digitali, testimonianza del fatto che la multicanalità continua a rappresentare un fattore determinante nel mercato in cui operiamo e ne beneficiamo».

Una crescita, ribadisce il manager, avvenuta «a parità di perimetro, poiché gli effetti delle aperture di nuovi negozi, attuate negli ultimi mesi, si vedranno solo nel prossimo semestre. Segno che gli italiani si sono trovati meglio a comprare da noi che da altri. Il segreto dell'aumento in controtendenza? Credo sia il frutto di un lavoro lungo e di più fattori: in questi due anni si sono accentuati comportamenti d'acquisto più attenti alla qualità, alla sostenibilità, alla possibilità di tenere un capo in armadio per più stagioni, e questi comportamenti ci premiano. In più, l'aver introdotto nella nostra proposta nuovi marchi, alcuni meno conosciuti, altri conosciuti ma finora poco distribuiti in Italia, sta dando risultati incredibiliione tecnologica e nella logistica».


I NUMERI

Nel bilancio dell'intero semestre, dunque, l'azienda veneziana registra ricavi per 599,2 milioni, in crescita del 59,5%. Si conferma il ruolo chiave dell'e-commerce: le vendite realizzate sul sito ovs.it guadagnano il 30% rispetto al 2020 e il 77% rispetto a due anni fa. La base di clienti fidelizzata ha raggiunto ad oggi i 4,7 milioni (più 12% in un anno), mentre continuano a crescere i clienti che acquistano sia online che sul canale fisico. Nel secondo trimestre, l'Ebitda rettificato tocca i 54,5 milioni, il più alto di sempre, in rialzo del 50,9% sul 2020 e del 45,7% sul 2019. Positivo anche il risultato rettificato prima delle imposte, pari nei tre mesi a 33,5 milioni. La posizione finanziaria netta si attesta a 318,2 milioni, anche in questo caso in miglioramento. Tra aprile e giugno Ovs ha visto una generazione di cassa di 75,7 milioni, ai quali si aggiungono gli 81 milioni derivanti dall'aumento di capitale concluso a luglio (per un totale complessivo di 156,7 milioni). Entro fine anno il gruppo stima di aver inaugurato più di 150 nuovi punti vendita in Italia e un centinaio all'estero, compresi quelli a marchio Upim e Stefanel (acquisita lo scorso marzo), molti in franchising. Pur non rinunciando ad essere presente nelle vie dello shopping delle grandi città, la linea guida sarà la prossimità ai bacini locali: «Abbiamo aperto, ad esempio, a Lipari o a Pederobba, tra Trevigiano e Bellunese - conferma Beraldo -. Vogliamo essere vicini al cliente ovunque si trovi». L'obiettivo è proseguire la corsa: «L'inizio del secondo semestre è buono nonostante alcuni ritardi di consegne di cui soffre tutto il mondo occidentale: mancano i microchip, ma si fa fatica anche per gli abiti. Stiamo comunque riuscendo a compensarle bene. I numeri della seconda parte dell'anno non avranno la stessa dinamica nel primo semestre, ma sarà comunque positiva, chiudendo l'esercizio con una ulteriore crescita soddisfacente».
 

Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci