In bicicletta lungo l'Osellino: nuovo tratto aperto in centro

Martedì 26 Ottobre 2021
In bicicletta lungo l'Osellino: nuovo tratto aperto in centro

MESTRE - Via libera alle biciclette lungo l'argine sinistro dell'Osellino.

Il tratto è breve, duecento metri di pista battuta che da piazzale Cialdini sbucano dietro il mercato coperto San Michele, ma importante, perché quel segmento aperto alla circolazione consentirà di arrivare in piazzetta Coin da riviera Marco Polo, attraverso il ponte ciclopedonale in via di costruzione (costo previsto 1,2 milioni di euro) e il breve tratto che porterà fino a piazzale Cialdini. Si tratta, in sostanza dell'ultimo miglio del collegamento ciclopedonale che unirà il centro città ai quartieri a Nord di Mestre, per i quali finora esisteva soltanto il breve tratto che da via Caneve passa per Parco Ponci per sbucare in via Pio X. La nuova ciclabile servirà a drenare il traffico delle vie ruote da via Colombo e dal relativo ponte, evitando la pericolosa coabitazione con il tram, gli autobus e le auto private che già lo percorrono.


IL PIANO GENERALE

L'intervento a cura del Comune rientra nel piano di investimenti da 30 milioni di euro (16,5 dei quali in arrivo dal ministero dei Trasporti), ora all'esame delle commissioni consiliari competenti, che entro il 2023 estenderà la rete ciclabile urbana a 200 chilometri, che nell'arco di cinque anni diventeranno 245. Il Comune conta di avviare la progettazione dei primi progetti già a gennaio per avviare i primi cantieri per la metà del prossimo anno. Fra i primi interventi previsti, il collegamento fra Campalto e Tessera, da tempo atteso dai residenti delle due località. Per non parlare della ciclabile fra il Lido e Pellestrina, che richiederà più tempo per la progettazione, per le difficoltà di inserire il percorso fra i Murazzi e la strada esistente fra Santa Maria del mare e Pellestrina.


LA RICUCITURA

Alcuni dei progetti previsti, come del resto quello appena aperto in centro, riguarderanno il collegamento di tratti ciclabili già esistenti ma interrotti da ostacoli naturali come muri o isole ecologiche, e il restauro di altri percorsi più obsoleti. È il caso della pista di via Rielta, una delle prime a essere realizzate all'epoca dell'istituzione del senso unico per le auto, bisognosa ormai di un radicale intervento di riqualificazione a causa dei numerosi lavori eseguiti lungo il percorso. Una volta conclusi i lavori per la nuova viabilità fra via Libertà, il Vega e via Torino (vedi articolo a parte), sarà possibile poi andare da Mestre a Venezia in sicurezza attraverso il collegamento fra Forte Marghera, via Torino e la fermata di Porto Marghera. (a.fra.)
 

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