Oriago. Schianto in bici contro l'auto in sosta, Vito muore dopo 7 mesi di agonia. «Si è consumato giorno dopo giorno»

Venerdì 30 Dicembre 2022 di Redazione
Si schianta in bici contro un'auto in sosta, Vito muore a 63 anni dopo sette mesi di agonia. «Si è consumato giorno dopo giorno»

ORIAGO - La bici era la passione della sua vita. E quella stessa bici, purtroppo, gli ha procurato la morte. Vito Donadon, 63 anni, di Oriago è spirato mercoledì scorso all’ospedale di Noale dopo sette mesi definiti, da chi gli è stato vicino, di calvario.  Era lo scorso 1. maggio quando sui pedali, di rientro da una delle sue tante sgambate, a poca distanza dall’abitazione, ha centrato un’auto in sosta a bordo strada.
È stato un attimo.

Lanciato in sella alla sua bici da corsa, con ogni probabilità ha fatto appena in tempo ad alzare lo sguardo senza riuscire a evitare l’impatto, per lui devastante. Pare le la macchina avesse accostato poco prima.

Quando è stato soccorso, i medici del Suem hanno compreso immediatamente la gravità delle sue condizioni dovute in particolare all’esteso trauma cranico riportato. 
Di fatto, nonostante tutte le cure e i tentativi di percorsi riabilitativi, non si è mai più ripreso. Nemmeno la permanenza per alcune settimane in una struttura ospedaliera specializzata a Ferrara ha portato il miglioramento sperato.

VIA CRUCIS

Ritornato all’ospedale della città dei Tempesta, Donadon si è consumato giorno dopo giorno fino al 28 dicembre quando ha smesso di soffrire. Nel suo profilo facebook le foto con la sua inseparabile bici professionale con la quale ha “attaccato” anche vette per tanti proibitive. Donadon lavorava alla Italgas e prima alla raffineria Eni. Dopo aver perso entrambi i genitori viveva da solo e teneva contatti con qualche cugino. Quanti lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene potranno dargli l’ultimo saluto lunedì prossimo, 2 gennaio, nella chiesa di San Pietro in Bosco a Oriago alle 11. Terminata la cerimonia la salma proseguirà per Spinea dove, per espressa volontà, verrà cremata.

CORDOGLIO

Sui social tante le attestazioni di cordoglio da parte di amici e colleghi che si dicono affranti e che sono concordi nell’affermare, con il cuore gonfio di dolore, che Vito ora può riposare in pace. Una persona generosa, attenta agli altri e amante della natura e dello sport.  Che appena poteva, terminato il lavoro in ufficio, saltava in sella e macinava chilometri in piano e in salita.

Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 08:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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