Finisce con l'auto nel naviglio e sviene: salvata dal titolare dell'agenzia di pompe funebri

Lunedì 16 Novembre 2020 di Luisa Giantin
Finisce con l'auto nel naviglio e sviene: salvata dal titolare dell'agenzia di pompe funebri

MIRA - Finisce con l'auto nel Naviglio a Oriago, la prontezza di due residenti salva la donna che era al volante intrappolata nella vettura. Tragedia sfiorata sabato sera per una 32enne di Mira. Erano circa le 19.45 quando l'auto che conduceva, un'Alfa Romeo 147 di colore nero, è uscita di strada finendo nel Naviglio lungo Riviera San Pietro, a Oriago, in prossimità della chiesa di San Pietro. La donna ha perso il controllo dell'Alfa che è uscita di strada, superando l'area di sosta della fioreria Al Molin e dell'impresa funebre Lucarda, finendo con la parte anteriore in acqua. Debora Lucarda, che era nelle vicinanze con un'amica, ha sentito il tonfo dell'auto sull'acqua ed ha immediatamente avvertito il padre Paolo, residente in Riviera San Pietro e titolare dell'impresa funebre ed il fratello Cristian. I due uomini, appena giunti sul posto, hanno cercato di richiamare l'attenzione della donna la cui auto stava lentamente scivolando interamente in acqua, immergendosi dalla parte a destra del conducente.

SVENUTA Paolo Lucarda, accortosi che la donna non rispondeva e che l'auto si stava riempiendo di acqua, non ha esitato a immergersi nel Naviglio, ha forzato la portiera dell'auto e, una volta aperta, ha estratto la donna in stato di semincoscienza portandola a riva con l'aiuto del figlio che era rimasto a un paio di metri di distanza.

La 32enne è stata tratta portata in salvo e stesa su una panchina in attesa dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti pochi minuti dopo i carabinieri di Mira, i vigili del fuoco e i sanitari del 118 che hanno provveduto a stabilizzare le condizioni della donna, stordita ma che si stava riprendendo, ricoverata comunque all'ospedale di Dolo.

«Abbiamo disposto delle verifiche per accertare se la donna avesse assunto sostanze o bevande in grado di alterare le sue condizioni psicofisiche ha sottolineato il comandante della Tenenza, Massimo Andreozzi . L'auto stava per finire completamente in acqua: certamente, se non fosse intervenuto tempestivamente Lucarda insieme al figlio Cristian, probabilmente la donna, date le sue condizioni, non sarebbe riuscita a salvarsi». «Quando abbiamo visto che l'auto scendeva riempiendosi d'acqua e la donna a bordo non rispondeva mi sono immerso racconta Lucarda . Ho aperto con forza la portiera e ho visto che la giovane era riversa verso il lato del passeggero. Quasi certamente aveva urtato con la testa contro il cristallo dell'auto ed era stordita, sembrava non capire ciò che le dicevo. L'ho trascinata fuori dall'auto prima che il fango e l'acqua mi impedissero ogni movimento e, con l'aiuto di mio figlio, l'abbiamo trasportata a riva. Fortunatamente in questo tratto del Naviglio l'alveo non è molto profondo». Un atto di prontezza e di coraggio del quale si è complimentato anche il sindaco Marco Dori che ieri pomeriggio ha chiamato Lucarda, consigliere comunale di minoranza, per ringraziarlo del valoroso gesto a nome della cittadinanza. 

Ultimo aggiornamento: 11:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci