C’è un “caso Venezia” nell’ordinanza annunciata dal Governatore Luca Zaia.
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Altra questione: chi risiede a Mestre come potrà regolare i suoi spostamenti oltre il ponte della Libertà? Verrà applicato lo stesso metro che si terrà per i mestrini e piazza Ferretto, dunque chi dovrà andare a Venezia potrà farlo solo se con motivazione ben definita. La passeggiata fine a se stessa, invece, non sarà consentita.
CONTROLLI
Attenzione perché da oggi in poi non si lascerà più correre: la pressione è elevata, anche le amministrazioni locali sentono il fiato sul collo della Regione. Se non dovessero arrivare risultati entro lunedì o martedì, infatti, Zaia potrebbe decidere di stringere ulteriormente la morsa. E allora, in quel caso, sarà inevitabilmente lockdown. I controlli saranno affidati a delle pattuglie miste, composte da forze dell’ordine di corpi diversi e polizia locale. Si dedicheranno, appunto, a evitare che si creino assembramenti e a garantire il rispetto del Dpcm e dell’ordinanza regionale.
LE REAZIONI
L’ordinanza del governatore non è piaciuta a tutti. Particolarmente critico, per esempio, il presidente dell’ordine dei medici Giovanni Leoni. «Per uscire dall’emergenza coronavirus ci vorranno altri cinque o sei mesi - spiega all’agenzia “Dire” - e nel frattempo, costi quel che costi, è necessario arrivare ad una inversione di tendenza».
«Capisco che politici siano sottoposti a mille pressioni - continua il dottor Leoni - ma penso ai miei colleghi anestesisti che non devono essere messi nella situazione di dover decidere chi intubare chi no. Zaia ha messo dei correttivi dicendo che è disposto ad assumere decisioni più drastiche, lo capisco, è un politico e il Veneto ha al momento una situazione discreta rispetto alle altre Regioni. Ma noi ragioniamo da medici e ci siamo già espressi, chiarendo che per noi è necessario un lockdown generalizzato in tutta Italia». Scettici anche i commercianti di piazza San Marco, che vedono questo provvedimento come una mezza misura complicata potenzialmente poco efficace. Cambiano anche le strategie di Interparking Italia, la società che gestisce il Tronchetto e che aveva proposto uno sconto ai clienti che avrebbero presentato uno scontrino di una spesa effettuata in città. Iniziativa che verrà posticipata a tempi migliori: «Con queste nuove restrizioni l’iniziativa sarebbe sprecata e potrebbe esser letta come una provocazione alla Regione - spiega il direttore operativo Jacopo Luxardi - La nostra volontà è quella di collaborare con il commercio e la città, ma in armonia con la legislazione. Siamo stati contenti dell’accoglienza avuta dalla proposta con il tavolo tra categorie e Comune, rimaniamo a disposizione per effettuarla in un secondo momento, magari proprio a Natale, aiutando la città a riprendersi».