TRENTO - Svolta nell'omicidio di Torino. Vestiti sporchi di sangue sarebbero stati trovati nella casa di villeggiatura in Trentino di Carlo Pellegrini, il 48enne originario di Mirano (Venezia) arrestato ieri dai carabinieri con l'accusa di avere ucciso il fratello Enrico, di quattro anni più grande, trovato domenica con un coltello conficcato in un occhio in una cantina nel centro di Torino.
L'avvocato Nicola Canestrini sostiene che l'arrestato, suo assistito, «non conosce i fatti che gli vengono contestati», ma sulle sue mani sono state riscontrate delle ecchimosi compatibili secondo gli investigatori con le ferite dovute a una colluttazione. Tra le chiavi in possesso dell'uomo ci sarebbero inoltre anche quelle della cantina dove è stato trovato il cadavere. Sul movente gli inquirenti per ora non si sbilanciano. Il padre, ascoltato dagli investigatori, avrebbe escluso che alla base delle presunte discussioni tra i figli, da cui sarebbe sfociato l'omicidio, ci fossero questioni relative all'eredità della madre, perché su questo i due avevano già raggiunto un accordo.
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