SPINEA - Una cerimonia intima ma toccante per l'ultimo saluto a Vera Myrtaj. Dopo una prima parte a porte chiuse, con le persone a lei più vicine, nella sala commiato del cimitero di Spinea, all'uscita e nella fase di sepoltura un abbraccio collettivo si è stretto intorno alla famiglia della trentasettenne, barbaramente uccisa dall'ex marito lo scorso 20 novembre. In circa 200 si sono riuniti al cimitero spinetense, tanti in particolare i compagni di classe delle due figlie di Vera, le loro famiglie, i vicini, ex colleghi e tante persone che hanno avuto l'occasione di conoscerla. Un momento commovente che ha visto in particolare i ragazzi far sentire il loro affetto alle due compagne, che in un'unica tragedia hanno perso mamma e papà. Al loro fianco gli zii, i fratelli di Vera e la cognata, ma anche la nonna, arrivata dall'Albania per la cerimonia, che ha intonato un canto con la foto della ragazza, in un rispettoso silenzio di tutti i partecipanti. Tra la folla anche la sindaca Martina Vesnaver che al termine della cerimonia ha voluto salutare la famiglia: Sono consapevole della delicatezza di un momento così doloroso, ma ho voluto portare il saluto e l'affetto della mia giunta alla famiglia di Vera Myrtaj.
TANTI AMICI
Una vita travagliata quella di Vera Myrtaj, segnata da un rapporto finito male e da una forte conflittualità con l'uomo che aveva sposato, ma anche da tanti cambiamenti e da una grande capacità di adattamento che l'aveva portata a farsi tanti amici ovunque sia stata. Nata a Valona, in Albania, aveva incontrato, quando era ancora molto giovane, l'uomo con cui poi si è costruita una vita e una famiglia. Insieme a Viron Karabollaj aveva avuto due figlie, di 15 e 13 anni. Insieme erano arrivati in Italia e avevano trovato casa a Spinea, in via Leopardi. Ma la relazione si è presto rotta e a causa del rapporto burrascoso il giudice, durante la separazione, aveva emanato anche un provvedimento interdittivo, mettendo le distanze tra i due. Piena di iniziativa, si era costruita una vita da sola, per sé e per le ragazze alle quali era legatissima. Chi la conosceva la descrive come una persona disponibile, dolce, sorridente, molto volonterosa e soprattutto dedita alle sue ragazze, che erano la sua vita. Una stima confermata ieri dalla grande partecipazione all'ultimo saluto.