L'omaggio di Bocelli al cantautore mestrino morto suicida

Domenica 17 Giugno 2018 di Fulvio Fenzo
L'omaggio di Bocelli al cantautore mestrino morto suicida
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MESTRE - Andrea Bocelli si è ricordato di lui, la sua città ancora no. Sono passati quasi sei anni da quando Lucio Quarantotto, cantautore mestrino, decise di togliersi la vita gettandosi dal terzo piano della sua abitazione in un condominio di via Fradeletto, e da ieri - in tutto il mondo - è scaricabile dalle piattaforme digitali l’ultimo brano che Quarantotto scrisse in coppia con il compositore veneziano Francesco Sartori, e che Bocelli ha scelto per il lancio internazionale del suo nuovo album che uscirà in autunno.
  Ma qui, nella città in cui visse, non si è ancora riusciti a dedicargli una strada o quella sala prove aperta all’Hybrid Tower, come invece era stato auspicato in passato.
Quarantotto e Sartori scrissero “Con te partirò”, il più grande successo internazionale che ha fatto conoscere Andrea Bocelli nell’intero pianeta. A fine ottobre il tenore pubblicherà il suo primo disco di inediti dopo 14 anni dal precedente, ma da ieri è già ascoltabile in tre lingue “Qualcosa più dell’oro” (in inglese “If only” e “Tu eres mi tesoro” in spagnolo) che è l’ultima canzone che i due autori mestrini scrissero nel 2012. Un brano complesso e arioso, dove Bocelli fa esplodere tutta la sua potenza vocale e che sarà interpretato per la prima volta dal vivo in settembre, nel corso di un concerto all’Arena di Verona. Nonostante il successo mondiale di “Con te partirò” del 1995 e il fatto di aver scoperto una fuoriclasse come Elisa, all’epoca giovanissima, Quarantotto non riuscì mai a conquistare nemmeno lontanamente la serenità personale e professionale. 
Dopo i suoi primi due dischi di culto scritti con Piercarlo D’Amato e Francesco Sartori (“Di mattina molto presto” del 1982 Targa Tenco come migliore opera prima, e “Ehi là”), Franco Battiato e Caterina Caselli, con l’etichetta Sugar, pubblicarono il suo terzo album “L’ultima nuvola sui cieli d’Italia” (1990) con testi che erano tutto fuorché canzonette. La critica riconobbe tutto il suo valore, ma fu un altro insuccesso commerciale. Caterina Caselli continuò a credere in lui, arruolandolo come autore per la Sugar e proponendo “Con te partirò” a Bocelli per Sanremo ‘95. Il “male di vivere” per il cantautore mestrino era però troppo forte e devastante. Ombroso, schivo, negli ultimi anni ha vissuto chiuso nella sua casa di via Fradeletto. «C’era un quarto album a cui Lucio stava lavorando, che poi è rimasto nel cassetto, interrotto dalla sua morte - disse Piercarlo D’Amato in un’intervista di due anni fa -. É rimasto allo stadio di pre-produzione, ma c’è comunque la voce di Lucio». In quell’album mai nato c’era forse “Qualcosa più dell’oro” riscoperta da Bocelli, mentre non è servito l’appello lanciato da Gianfranco Bettin negli anni scorsi di dedicare a Quarantotto la nuova sala prove della torre di via Torino, all’epoca ancora in costruzione. Mestre si è scordata di questo artista dalla voce tagliente e feroce (come lo definì il poeta Roberto Roversi) che amava “gettare il sale sulla torta”. Ma per fortuna ci sono ancora persone e artisti come Caterina Caselli e Andrea Bocelli. Che non dimenticano.
Ultimo aggiornamento: 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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