Offese sessiste all'arbitro donna: 14enne si abbassa i pantaloni in campo

Domenica 26 Maggio 2019 di Luca Miani e Giuseppe Babbo
Giulia Nicastro,
144

MESTRE - Offese sessiste dalla tribuna all'arbitro donna per una gara intera e in più la provocazione di un 14enne che si abbassa i pantaloncini in campo e la sfida ad espellerlo oppure a effettuare pratiche sessuali con lui. Ha dovuto subire tutto questo il direttore di gara Giulia Nicastro, 22enne con una quarantina di partite sulle spalle, mercoledì scorso sul campo della Gazzera a Mestre nel torneo Sottana per Giovanissimi tra Treporti e Miranese. Una ventina di genitori dei ragazzini del Treporti si è scagliata sin dal fischio d’inizio contro l’arbitro, offendendola e invitandola a dedicarsi al “mestiere più antico del mondo” piuttosto che calcare i campi da calcio.

Un comportamento incivile che non trova alcun aggancio con eventuali precedenti torti subiti - non avendo mai arbitrato Nicastro i ragazzini litoranei - e che ha colpito sia la dirigenza della Miranese sia i componenti del team organizzatore che ha tutelato e sostenuto sia nell’intervallo sia a fine gara l’arbitro. Ma da parte di dirigenza e staff del Treporti nessun intervento immediato per richiamare i propri tifosi alla ragione.

LA REGIONE «Sarà la Giustizia sportiva a livello regionale e spero anche nazionale a pronunciarsi ulteriormente, e mi auguro in maniera rigorosa, su quanto avvenuto nel torneo di calcio. A noi spetta invece stringerci attorno a Giulia Nicastro, vittima di insulti e comportamenti inqualificabili» afferma in una nota il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, commentando la vicenda. «Alla 22enne - prosegue Ciambetti - la massima solidarietà e l'invito a continuare a coltivare la sua passione superando idiozie, stupidità e atteggiamenti indegni del mondo sportivo ed estranei alla cultura e società veneta.

A Giulia ribadisco la mia personale solidarietà, e credo in ciò di interpretare il pensiero di tutti i consiglieri regionali, come solidarietà va all'Aia di Venezia e del Veneto già che già nel recente passato, con Sara Semenzin a Bassano, ha vissuto una vicenda analoga altrettanto vergognosa».

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Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 05:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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