Ex ospizio dell'Ire occupato, la paura dei residenti

Giovedì 15 Novembre 2018 di Tomaso Borzomì
VENEZIA - L'ex ospizio Ire a Dorsoduro
10
VENEZIA Schiamazzi, concerti, odori che riconducono all’uso di droghe, alcol e nessuna remora nel proseguire con il baccano fino a tarda notte. Non trovano pace gli abitanti di Dorsoduro che si trovano vicini all’Ex ospizio Contarini occupato da anni da un gruppo di anarchici. I residenti della zona non ne possono più della situazione che si è venuta a creare, manifestando uno scontento che li fa temere anche per la loro incolumità, dato che alcuni di loro dichiarano di aver subito minacce da parte dei frequentatori del palazzo. 
DENUNCE E MINACCE
«Questo edificio è occupato da tempo da parte di personaggi che organizzano concerti fino a tarda notte. Si sentono schiamazzi, musica forte fino alle 3-4 del mattino e urla in fondamenta che impediscono alle persone di vivere normalmente», spiegano alcuni vicini, che preferiscono rimanere anonimi proprio a causa di alcune presunte minacce ricevute. E un altro problema per i residenti riguarda il suolo pubblico: «Al mattino si trova di tutto per terra, bottiglie, spazzatura, ma capita anche di trovare alcuni giovani intenti con martello e scalpello a rovinare la fondamenta battendo per terra. Il tutto a pochi passi da un asilo che, per carità, la domenica è chiuso, ma così non si può certo andare avanti». 
LE CHIAMATE
L’esasperazione, sentendo chi vive la zona, è palpabile, e la frustrazione non manca, soprattutto per il fatto che le forze dell’ordine, a loro detta, risultino impotenti: «Quando si chiamano i vigili o la polizia, loro si presentano - prosegue un abitante della zona - ma non intervengono. Spesso non chiedono nemmeno le generalità di chi sia presente. C’è bisogno di un qualcosa di più forte, le nostre autorità devono capire che c’è un problema reale che va risolto perché così non si può andare avanti». 
DECRETO SALVINI
Una contraddizione rispetto a quanto voluto dalla circolare del Ministero degli Interni, voluta dal vicepremier Matteo Salvini, che ha stabilito lo sgombero di tutte le occupazioni abusive. 
NUOVO ESPOSTO
L’Ire, proprietaria dell’immobile occupato, il 2 novembre ha presentato la reiterazione della denuncia per identificare gli occupanti e avviare le procedure di sgombero secondo le nuove disposizioni di legge. Non è la prima volta che l’Ire si rivolge alla procura: nel 2014 ci fu un’archiviazione perché non fu possibile identificare gli occupanti. Tuttavia, dice l’Ire, il reato va ancora avanti. 
DANNI E BOLLETTE NON PAGATE
Ma non è tutto, dato che l’Ire deve comunque versare i tributi locali, mentre per quanto riguarda le utenze, che dovrebbero essere a carico degli occupanti, risultano pari a zero, essendo tutti allacciamenti abusivi. Spiega il direttore Giovanni Stigher: «Oltre alla mancata vendita che sarebbe stata valutata circa un milione e seicentomila euro, dato che l’ospizio era giunto alla fine della sua vita e avrebbe dovuto subire ristrutturazioni, c’è anche il danno derivante dal fatto che non è possibile utilizzarlo altrimenti. È vero, essendo un immobile sfitto, paghiamo l’Imu più elevata, mentre per quel che riguarda le bollette, sono state tutte disdettate. C’è però il timore che, essendo un palazzo notificato, quindi di interesse storico artistico, ci possano essere stati danneggiamenti all’interno». Intanto sulla pagina Facebook dell’associazione che occupa l’abitazione proseguono gli annunci di concerti ed eventi organizzati «per proteggere e valorizzare la residenzialità in una città, Venezia, che lotta quotidianamente contro la fuga inesauribile di persone costrette dal caro affitti a migrare in terraferma». Però tra i residenti la paura continua.
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci