Mezzo milione di veneti “malati” di sedentarietà. Allarme adolescenti: 8 su 10 non praticano attività motorie

Venerdì 19 Maggio 2023 di Alda Vanzan
Mezzo milione di veneti malati di sedentarietà

È più comodo prendere l’ascensore, ma alla lunga non farà bene. È più semplice salire in macchina (o in autobus) anziché in bici, ma le coronarie non ringrazieranno. È più confortevole stare in divano anziché fare una passeggiata, ma non è così che si resterà in salute. Sono i messaggi della nuova campagna lanciata dalla Regione Veneto contro la sedentarietà, un fenomeno che dopo il picco registrato durante la pandemia del coronavirus sta lentamente rientrando, ma che ancora mostra segnali preoccupanti. Soprattutto tra i giovani: otto adolescenti su dieci di età compresa tra i 15 e i 17 anni non si muovono, non fanno attività fisica, non frequentano “fisicamente” nemmeno i coetanei, però per almeno due ore al giorno stanno sui social network. Il Veneto diventerà una terra di ciccioni malati?


I DATI
Il Veneto, a dire il vero, non è messo male nella classifica nazionale, terzo dopo Trento e Bolzano per il minor indice di sedentarietà.

Ma il tasso del 15,5 per cento tra gli adulti tra i 18 e i 69 anni (era il 13% in epoca pre-Covid e il 23% durante la pandemia) fa comunque preoccupare. Significa che su 4,9 milioni di abitanti in Veneto ce ne sono 500mila - cioè il 10% - che non si muovono. Non fanno sport, non vanno in bicicletta, non fanno i teorici 10mila passi giornalieri per stare bene. Chi sono questi 500mila “immobili”? Per il 30% sono persone che hanno due patologie, per il 16% hanno una patologia, il rimanente - che è la maggioranza, il 54% - sta (per ora) bene. E perché non fanno una qualsiasi attività fisica? Il 23% dice che non può permetterselo, che non ha soldi - ed è evidentemente una scusa perché una passeggiata al parco (basterebbe mezz’ora al giorno secondo l’indicazione dell’Oms, Organizzazione mondiale della sanità) non costa un centesimo.


Ma il dato più preoccupante arriva dai giovani dagli 11 ai 17 anni: più crescono e più stanno fermi. Tra gli adolescenti tra i 15 e i 17 anni solo il 9% fa attività fisica o semplice movimento (per l’Oms dovrebbe essere un’ora al giorno), 8 su 10 sono praticamente sedentari, però chattano, stanno su Instagram, TikTok, WhatsApp. Quanto ai bambini di 8 anni, gli ultimi dati disponibili risalgono al 2019: il 15% non alzava un dito, andava a scuola la mattina, il pomeriggio non faceva nessuno sport. Il paradosso è la percezione: chi fa sport dice che dovrebbe muoversi di più, chi sta sul divano è convinto di essere a posto.


L’ANALISI
Tutti questi dati li hanno presentati ieri mattina l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin e la direttrice della Prevenzione Francesca Russo. Si tratta del rapporto su “Attività motoria e sedentarietà in Veneto” che sta alla base di una nuova campagna di sensibilizzazione sulla salubrità del fare moto quotidianamente, prevenendo così il rischio dell’insorgere di malattie, anche croniche, legate alla sedentarietà. La campagna, dal titolo “Campioni tutti i giorni”, poggerà sui social network regionali e delle Ulss, sui canali di comunicazione tradizionali di stampa, su affissioni in vari spazi pubblici e sugli autobus nei capoluoghi di provincia del Veneto. «Il tutto – ha detto Lanzarin - si inquadra nell’ambito della sezione “Vivo Bene Veneto” prevista dal Piano regionale di prevenzione. Siamo ad esempio al lavoro sugli aspetti dell’alimentazione, del movimento come in questo caso, degli abusi in generale e puntiamo ad affermare in ogni modo possibile la cultura legata ai sani stili di vita, coinvolgendo il territorio - Comuni e Ulss in primis - e spingendo le persone, a cominciare dai giovani, a convincersi che uno stile di vita sano salvaguarda la salute, impedisce il nascere di tante malattie, garantisce una qualità di vita migliore e diminuisce la necessità di accedere a cure e terapie farmacologiche che, oltre a non fare di certo piacere, costituiscono anche un elevato costo sanitario e sociale».

Ultimo aggiornamento: 17:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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