Ecco le nuove 24 Volvo della Polizia autostradale: investimento da 1.5 milioni di euro

Venerdì 14 Agosto 2020 di Marco Corazza
Le nuove Volvo della Polizia autostradale
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Entreranno in servizio sulle autostrade del Nordest le nuove Volvo V60 consegnate dalla Concessionaria alle pattuglie di Polizia Stradale che svolgono servizio sulla rete gestita da Autovie. E’ una collaborazione a tutto campo quella fra Autovie Venete e Polizia Stradale, una sinergia di attività che si integrano alla perfezione, consentendo di mantenere sempre elevato lo standard della sicurezza e della prevenzione.

Dalle scorte ai transiti eccezionali, al pattugliamento della rete autostradale, dai controlli sui mezzi pesanti (spazi adeguati dotati di pese ci sono al casello di Villesse, a San Giorgio di Nogaro, a Roncade all’interno dell’area parcheggio e al casello di Cordignano ) alla gestione delle criticità, che viene coordinata dal COA, il Centro Operativo Autostradale costantemente collegato con il Centro Radio Operativo di Autovie, sono i principali ambiti di intervento. La società, in base a una convenzione siglata con il Ministero dell’Interno si impegna a fornire, alle pattuglie in servizio sulla rete, le auto e una serie di strumenti tecnologici per lo svolgimento dei controlli. I veicoli appositamente allestiti, vengono periodicamente sostituiti per garantire la massima efficienza. E ora sono state consegnate alle Forze di Polizia Stradale del Friuli Venezia Giulia e del Veneto ventiquattro nuove Volvo V60 alla presenza del Comandante del Compartimento del Friuli Venezia Giulia Giuseppe Maggese mentre quello del Veneto era rappresentato dal Comandante di Padova Gianfranco Martorano, del comandante del Coa di Udine Gianluca Romiti e dei Comandanti della Polizia Stradale di Udine Alessandro De Ruosi, di Gorizia Denis Del Torre, di Pordenone Antonio Gaetani. Per Autovie, prima uscita ufficiale del neo il direttore generale Giorgio Damico – che ha ricordato come “l’obiettivo comune degli ausiliari al traffico e degli agenti della Polstrada è la sicurezza della viabilità, un obiettivo raggiungibile soltanto con una sinergia che comincia a monte del momento operativo vero e proprio”. Oltre a Damico erano presenti il direttore d’esercizio Davide Sartelli, il responsabile dei servizi manutentivi Giovanni Cante e il responsabile della viabilità e traffico Luca Vincenzi.


Filo conduttore di tutti gli interventi che hanno preceduto la consegna, “l’importanza del fattore umano”. “Gli strumenti tecnologicamente evoluti che abbiamo in dotazione – ha sottolineato a questo proposito il Comandante Maggese – ci permettono di operare in modo sempre più incisivo ma la tecnologia senza la competenza, la professionalità e il senso di responsabilità di chi, sulla strada ci lavora, sarebbero poca cosa”.

Distribuite alle pattuglie operanti sul territorio, sei sono andate al compartimento della Polizia Stradale di San Donà di Piave, cinque alla sezione di Gorizia, cinque a quella di Pordenone e otto, infine, alla sottosezione di Palmanova. La fornitura delle auto rientra nella convenzione stipulata con il Ministero dell’Interno che prevede la copertura di interventi di costruzione, manutenzione e ristrutturazione delle caserme a servizio della rete autostradale; la fornitura di carburante, l’assistenza e manutenzione delle apparecchiature radio e di telefonia mobile necessarie per i collegamenti tra pattuglie caserme e il Centro operativo autostradale di Udine, nonché fra questo e il Compartimento della Polizia Stradale di riferimento. Le nuove Volvo V60 sono state acquistate con la formula del noleggio a lungo termine (36 mesi) con un investimento di 1 milione 517 mila 803 euro, cifra che comprende i costi di riparazione, sostituzione di pneumatici e la manutenzione ordinaria e straordinaria dei veicoli. Le auto, prima della consegna, vengono allestite con tutto l’occorrente per il servizio che la Polizia svolge lungo la rete autostradale. La dotazione comprende il kit di segnaletica per mettere in sicurezza i tratti, coni segnaletici, estintore, torcia a vento, apparato radiotrasmittente, mascherine antigas, guanti e occhiali protettivi, navigatore satellitare, attrezzo multiuso per rompere i finestrini di altri veicoli in caso di necessità, prese elettriche, un tavolino - scrivania, un mobiletto con cassetto per contenere l’etilometro, una speciale asta detta “top crash” dotata di GPS per la rilevazione degli incidenti che garantisce una precisa triangolazione grazie al sistema satellitare. Uno strumento sofisticato, rapido e sicuro, che ha mandato in pensione i tradizionali “cordella e gessetto”. Rispetto alle “vecchie” auto, queste sono più potenti (la cilindrata è superiore a quella prevista dalla convenzione) e dispongono anche di un mobiletto centrale che si sblocca elettronicamente, dove mettere l’arma (prima sistemata sotto al sedile del passeggero).
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