MESTRE - Niente carcere, anche stavolta. Torna libero Nosa Iyare, il 27enne nigeriano arrestato dalla polizia locale sabato scorso, nei dintorni della stazione di Mestre, mentre spacciava eroina gialla. Era la quarta volta che finiva in manette, in poco più di tre mesi. Sempre arrestato sul fatto per spaccio di droga. Ma sempre scarcerato dopo una, due notti in cella. Stavolta, in attesa della definizione del processo per direttissima, la Procura aveva chiesto l'applicazione della custodia cautelare in carcere. Ma la giudice monocratica di Venezia, Sonia Bello, dopo aver convalidato l'arresto, ha ritenuto sufficiente il divieto di dimora in Veneto.
L'udienza per direttissima si è svolta ieri mattina, nelle aule del Tribunale di Piazzale Roma.
GLI ARRESTI
Il primo arresto di Nosa Iyare risale al 16 agosto scorso. Il secondo all'11 settembre, episodio per cui ha già patteggiato 8 mesi, con la sospensione della pena. Terzo arresto: il 30 settembre. E ora questo del 20 novembre, quando gli agenti della polizia municipale lo avevano notato in via Capuccina, in compagnia di un presunto cliente: un ventenne tossicodipendente della zona della Riviera del Brenta, anche lui già conosciuto per i suoi precedenti. Il tempo per gli investigatori di osservare la scena, di avere conferma di quel che stava avvenendo - la vendita di una dose della pericolosa eroina gialla - per poi passare all'arresto rivelatosi più movimentato del previsto. Il ventenne ha già chiuso la vicenda con una maxi-multa da 450 euro e un Daspo di 48 ore da via Cappuccina. Ora si attende la chiusura del processo per Iyare, che resta in libertà.