I "no global occupano" lo stabile con l'ex inceneritore a Porto Marghera

Giovedì 10 Settembre 2020
Occupazione a Marghera
VENEZIA - Lo stabile che ospita gli uffici dell'ex inceneritore Veritas nella località Fusina a Porto Marghera (Venezia) è stato occupato stamani da un gruppo di attivisti No Global, per protesta contro l'intenzione di allargare l'impianto. L'azione è stata presa nell'ambito del «Venice Climate Camp», un incontro sui temi ambientali che si sta svolgendo al centro sociale «Rivolta» di Marghera. Si tratta di un sito dismesso tre anni fa, per cui è stato steso un progetto di allargamento, approvato nei mesi scorsi e su cui vi sono state proteste da parte della popolazione locale. Gli attivisti hanno dipinto alcune scritte sulle pareti esterne dell'edificio. Una decina di automezzi carichi di rifiuti è ferma lungo la strada di accesso.

Alle 8.30 di questa mattina più di cento persone si sono posizionate davanti al varco d'accesso all'impianto di incenerimento gestito da Veritas presso Fusina, zona periferica di Marghera che accoglie anche la centrale Enel Palladio, già occupata lo scorso febbraio.

L'iniziativa è partita dal campeggio climatico, e coglie più contraddizioni, dicono gli attivisti: non solo la scelta di allargare un sito inquinante, ma anche la narrazione dell'impianto come infrastruttura sostenibile contro la devastazione ambientale e contro ogni politica che mira a mettere in secondo piano la salute e la salvaguardia dell'ambiente.

Nel veneziano è attiva da molto tempo una campagna contro l'allargamento dell'impianto, questa iniziativa allarga però lo sguardo indicando l'impianto di Marghera come un tassello della distruzione del Pianeta operata dal modello di crescita economica dominante.
Ultimo aggiornamento: 10:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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