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di Fulvio Fenzo
MESTRE - L'Adico accusa: «Due anni e mezzo d'attesa per farsi togliere un paio di nei sospetti all'ospedale dell'Angelo, insegnante veneziana costretta ad andare ad operarsi in Sicilia». L'Ulss risponde: «I nostri ospedali forniscono agli utenti le prestazioni necessarie, anche per l'asportazione dei nei, nei tempi consoni. Siamo pronti a chiamare a rispondere presso gli organi giudiziari competenti l'associazione dei consumatori». Secondo l'Adico, che ieri ha diffuso un duro comunicato mettendo in dubbio l'eccellenza della sanità veneta, G.V., 44enne insegnante siciliana che vive a Mestre, non avrebbe trovato posto per l'intervento ospedaliero all'Angelo, a meno di non restare per due anni e mezzo in lista d'attesa. «La donna a luglio ha effettuato una mappatura dei nei da uno specialista in Sicilia che ha notato presenza di due macchie sospette da togliere il prima possibile - spiegano all'Adico, alla quale si è rivolta l'insegnante -. G.V. si è rivolta prima al medico di base, che le ha predisposto