Camorra in Veneto, la grande rete: il pm chiede il rinvio a giudizio per 54 indagati

Martedì 4 Febbraio 2020
Febbraio 2019, il blitz contro la 'ndrangheta in Veneto
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MESTRE - Il pm di Venezia Paola Tonini ha chiesto oggi 4 febbraio nell'aula bunker di Mestre il rinvio a giudizio per 54 persone indagate nel processo «Camaleonte», che ha svelato una fitta rete di infiltrazione di camorra e 'ndrangheta in Veneto, in particolare tra Vicenza, Padova, Treviso e Venezia. Una trentina di imputati hanno già ipotizzato di chiudere la loro posizione con rito abbreviato, tre stanno valutando un patteggiamento, gli altri andranno a processo.

All'apice dell'organizzazione, secondo l'accusa, vi sarebbero stati i fratelli Sergio, Michele e Francesco Bolognino, oltre ad Antonio Genesio Mangone e altri imprenditori veneti che si sono prestati a false fatture e riciclaggio, reati che sarebbero stati finalizzati a ripulire il denaro della cosca Grande Aracri, che a giudicare da modalità di movimenti e penetrazione del tessuto economico veneto, sarebbe fortemente radicata nella regione.

Domani 5 febbraio parleranno le difese, il 17 e il 18 febbraio ci saranno altre udienze. A maggio invece il gup si esprimerà la sentenza sui riti abbreviati richiesti.

 

Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 18:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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