Mestre come Milano, arriva il pop-up store: tre giorni di usato di lusso con Florinda e Nadia

Martedì 12 Luglio 2022 di Filomena Spolaor
Nadia Pol e Florinda Ceolin


MARGHERA L'abbigliamento di lusso usato sbarca alla Nave de Vero. Con il temporary shop OpenSpaceVenezia il sogno di Florinda Ceolin e Nadia Pol si trasforma nella realtà di una vetrina al primo piano del centro commerciale. Il pop-up store - così si definisce l'apertura di un punto vendita esperienziale a breve termine - da domani, mercoledì 13 luglio, fino a venerdì 15 luglio, dalle 9 alle 21 - con una selezione di capi estivi, accessori e borse, vintage e di seconda mano delle migliori marche. Florinda è architetto, Nadia ex spedizioniere, e si descrivono come due ragazze cinquantenni che si sono rimesse in gioco durante il lockdown, sfruttando la pandemia per aggiornarsi sui mezzi di comunicazione attuali.

Le due socie si sono conosciute attraverso MyClosetMilano, uno showroom nato dieci anni fa tra mamme che si scambiavano abbigliamento per bambini nei salotti milanesi, passato successivamente alla rivendita di borse e accessori.

Durante la pandemia hanno deciso di sviluppare la loro idea, iniziando a fare corsi per strutturarsi attraverso la comunicazione sui social. Hanno invitato alcune donne mestrine ad aprire i loro armadi, e in poco tempo sono arrivati bellissimi tessuti di marca usati, borse e accessori che Florinda e Nadia hanno deciso di vendere attraverso degli eventi. Il primo si è svolto lo scorso maggio nella sala congressi al Mercure Hotel di Marghera, ed è stato un successo.

«Partiamo dai top brand come Dolce Gabbana, Versace, Armani - dice Florinda - le borse di Chanel e Vuitton, Roberta di Camerino, ma non solo. Una donna ha portato venti abiti di Elisabetta Franchi» spiegano. E poi a venderli ci pensano loro, e a chi li dona viene garantita una percentuale di guadagno. Florinda qualche mese fa ha quindi pensato di inviare un'email alla Nave de Vero, che le ha concesso di aprire un temporary show per tre giorni. «Cercavamo una vetrina in centro città - spiega -, ma i prezzi per noi erano troppo alti. Abbiamo deciso di proseguire nel creare eventi per pochi giorni, con la speranza che poi ci sia continuità. La nostra mentalità è del riuso, del riciclo e riutilizzo di capi che spesso rimangono in garage o vengono buttati».

 

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