MESTRE - La strada è tracciata, ed è quella della demolizione e ricostruzione. L'Ater ha incontrato l'impresa che ha presentato una manifestazione di interesse per la riqualificazione dell'area della Nave 1 di Altobello ed ha fornito tutta la documentazione sull'immobile in attesa della presentazione di un vero e proprio progetto che, evidentemente, non sarà quello di un nuovo muro di cemento con oltre cento appartamenti, ma più probabilmente un insieme di palazzine inserite in un contesto che - assieme a quello che potrebbe sorgere nell'area Italgas in corso di bonifica tra via Torino e viale Ancona - cambierà volto a questo pezzo di città. E Fabio Nordio, presidente dell'Ater, ha una speranza: «Vorrei portare a termine questo progetto entro la fine del mio mandato, cioé tra il 2025 e il 2026. Un sogno? Se tutti fossero d'accordo, evitando di mettere bastoni fra le ruote, potremmo farcela».
LE TAPPE
ACCORDO DI PROGRAMMA
In parallelo, Nordio coinvolgerà Regione e Comune. «Serve un accordo di programma, come bisogna concludere anche il Contratto di quartiere di Altobello - riprende il presidente Ater -. A noi manca di completare l'ultima Tettoia la cui destinazione, a differenza di quanto è stato sostenuto nelle scorse settimane da chi avrebbe voluto trasferire lì alcuni abitanti della nave 1, è di edilizia residenziale pubblica per gli studenti. Se si vuole concludere i lavori bisogna smetterla di fare polemiche sul nulla che fanno solo perdere tempo. E la prova la stiamo dando portando finalmente a termine il progetto di Campo Marte alla Giudecca: mi sono impegnato personalmente e contiamo di finire tutto per settembre in modo da dare agli abitanti dell'isola quello che attendono da trentanni».
I TRASLOCHI
Dopo l'assemblea degli inquilini della Nave 1 è intanto partita l'operazione trasloco per liberare l'edificio visto che, sia con la demolizione che con un radicale restauro (comunque improbabile), il maxi-condominio dovrà essere svuotato. «I nostri uffici incontreranno nel giro di un mese tutte le famiglie con le piantine alla mano degli alloggi alternativi già pronti nella cintura di Mestre e Marghera e poi, come promesso, pagheremo noi i traslochi - conferma Nordio -. Cerchiamo di andare incontro agli inquilini e, nel caso di una novantenne che vive da sola, stiamo cercando una sistemazione al Campo dei Sassi, dove ci sono gli alloggi per gli anziani con il servizio badanti. Partiamo sicuramente con gli assegnatari in regola con i pagamenti, ma anche per chi ha delle morosità studieremo dei piani di rientro che consentiranno a tutti di procedere con i trasferimenti, evitando la decadenza dei contratti».
Insomma, la Nave viaggia dritta (e si spera veloce) verso la demolizione, nonostante continuino ad essere presentati appelli per salvarla da architetti e perfino da ex funzionari Ater. «Per questi ultimi mi chiedo allora cosa abbiano fatto per la manutenzione di questo edificio quando erano in azienda - replica Nordio -. E agli architetti che pensano che la Nave 1 sia un'opera meravigliosa rispondo che, se ne sono così convinti, aspetto sempre che mi facciano arrivare una manifestazione di interesse anche da Ca' Foscari o dallo Iuav. Sono pronto a prenderla in considerazione anche domani mattina...».
Fulvio Fenzo
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