Distributori di canapa "light", il sindaco: «Quelle sostanze vanno vietate»

Giovedì 20 Febbraio 2020 di Davide De Bortoli
DISTRIBUTORI Il distributore automatico di via Martiri a Musile con i vari tipi di erbe messi in vendita
IL CASO
SAN DONÀ/MUSILE Il tema dei prodotti venduti nei distributori automatici tocca anche Musile e approda in Conferenza dei sindaci del Veneto orientale.
Si allarga l’allarme lanciato dal vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin secondo il quale nei distributori automatici andrebbe proibita «la vendita di bilancini e strumenti per tritare erbe, chiamati “grinder”, in quanto strumenti propedeutici al drogarsi». Il vice di Zaia ha anche esortato i sindaci del Basso Piave affinchè si impegnino nella tutela della loro comunità in questo senso. La sindaca di Musile Silvia Susanna ieri, infatti, ha fatto verificare il contenuto del distributore automatico in via Martiri, in centro città.
 
«In effetti nei distributori, accanto a bibite e merendine, ci sono anche alcune bustine che contengono delle erbe – spiega Susanna – : si tratta di sostanze legali ma intendiamo convocare i gestori dell’automatico per capire bene di cosa si tratta. Per accedere a certi prodotti serve una tessera sanitaria ma non credo sia difficile, anche per un minore, procurarsi la tessera di un maggiorenne. Intendo approfondire l’argomento e prima di tutto capire di che tipo di erbe si tratta e cosa prevede la normativa».
ORDINE DEL GIORNO
Susanna, in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci, intende presentare un ordine del giorno da proporre alla Conferenza dei sindaci per stimolare il Governo a vietare la vendita di queste sostanze nei distributori automatici, e piuttosto consentirla solo nei negozi autorizzati dove almeno il venditore può vedere in faccia l’acquirente». Da una verifica compiuta dal “Gazzettino” il distributore di Musile contiene due tipi di prodotti con erbe, in alcuni casi visibili. Alcuni pacchetti di colore bianco riportano i nomi delle qualità più famose di marijuana olandese: “Jack Herer”, “Ak47”, “Gorilla”, facilmente riscontrabili in internet. Altre erbe sono contenute in buste gialle che riportano la dicitura: “Uso consentito entro i limiti generali imposti dalla legge. Thc (ossia principio attivo della cannabis) entro i limiti previsti dalla normativa per libera vendita”. A produrre quest’ultima è l’azienda “Agroselectiva” con sede a San Donà, attiva dal 2018.
AZIENDA SANDONATESE
«Si tratta di un’azienda florovivaistica - spiega il titolare – produciamo alcune varietà di canapa appartenenti al catalogo consentito a livello europeo e all’insegna di una cultura della sostenibilità: può essere impiegata per uso alimentare, farmaceutico o industriale. Abbiamo integrato alcuni dei nostri prodotti con olio, farina e produciamo una birra in collaborazione con un birrificio locale. In più siamo in contatto con l’università Ca’ Foscari di Venezia per un progetto di ricerca che riguarda le applicazioni della canapa come elemento depurante e in materia di bioedilizia. Il prodotto nei distributori non dà dipendenza, non supera i limiti del principio attivo stabiliti dalla legge, oltre il quale viene definita una sostanza che produce un effetto psicotropo. Per i prodotti in commercio ci siamo già presentati dalle varie autorità e dalle forze dell’ordine della zona con le relative analisi che certificano la liceità di quanto produciamo. Mi spiace che ci siano pregiudizi in questo ambito, perché operiamo in base a quanto prevede la legge 242 del 2016. Abbiamo tutta la documentazione in materia e siamo pronti a fornirla a chiunque ne faccia richiesta».
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Ultimo aggiornamento: 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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