Il museo di Arte Orientale lascia Ca' Pesaro: andrà nell'ex chiesa di San Gregorio

Giovedì 1 Giugno 2023 di Roberta Brunetti
Il progetto della nuova sede museale

VENEZIA - Un piccolo passo in avanti verso la trasformazione dell'ex chiesa di San Gregorio nella futura sede del Museo di arte orientale, che così libererà gli spazi attualmente occupati all'ultimo piano di Ca' Pesaro, dove a sua volta si potrà allargare la Galleria d'arte moderna. Se ne parla dal 2016, di questo restauro, quando il Ministero dei beni culturali stanziò 8 milioni per l'operazione, lanciando l'anno successivo il relativo bando per la progettazione e il restauro. Un lungo percorso che ora dovrà passare per una variante urbanistica, di competenza comunale, che consenta di realizzare all'interno dell'ex chiesa, oggi una scatola vuota, tre piani indipendenti, per un totale dei 2000 metri quadri necessari ad ospitare la collezione. L'altro giorno la Giunta comunale ha licenziato - su proposta dell'assessore all'urbanistica, Massimiliano De Martin - la delibera con la variante che ora dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale.

L'obiettivo è di fare in fretta. La deliberà sarà portata all'esame della commissione già lunedì.

LE MOLTE VITE DELL'EX CHIESA
Edificio sacro nel IX secolo, l'ex chiesa di San Gregorio ha già conosciuto molte vite. Fabbrica fino al 1872, quindi magazzino, laboratorio di restauro fino al 1997. Spazi affascinanti, da tempo inutilizzati, che ora dovranno essere radicalmente trasformati. «Andremo ad utilizzare questi spazi per ospitare la nuova sede del Museo d'arte orientale, realizzando un nuovo organismo multipiano all'interno della chiesa da adibire a spazio espositivo e adattando gli interni della canonica per ospitare i servizi del museo» spiega De Martin. In pratica, all'interno dell'ampia navata dell'ex chiesa, sarà realizzata una struttura autonoma, a più piani, dove sarà ospitata la collezione. «Il progetto prevede che le pareti della chiesa non vengano toccate, per preservare l'antica struttura» precisa l'assessore. «Questa è la dimostrazione si come Venezia sia una città che si è sempre adeguata ai tempi - continua De Martin - anche l'ex chiesa nel tempo è passata da luogo di culto a luogo dove si fondeva l'oro, per poi diventare fabbrica e ora torna ad essere un luogo dove custodire arte. Così andiamo a scrivere una nuova storia per questo edificio».

LAVORI PER 10 MILIONI
L'intervento di restauro - in capo alla Direzione regionale musei, da cui dipende anche il Museo orientale - comprenderà il risparmio energetico e l'abbattimento delle barriere architettoniche in tutto il complesso, per un investimento complessivo attorno ai 10 milioni di euro. Del futuro trasloco del Museo orientale si avvantaggeranno anche i musei civici di Venezia. La Galleria d'arte moderna di Ca' Pesaro potrà infatti allargare la sua collezione anche negli spazi del terzo piano, circa 600 metri quadri, oggi occupati dal Museo d'arte orientale. «Questo tipo di progetti mirano a rafforzare il ruolo di Venezia come città di cultura dove vale la pena investire nel lungo periodo - conclude De Martin - Il recupero dell'ex chiesa di san Gregorio è un esempio di nuovo sviluppo culturale».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci