Jesolo. Il Muretto scaccia le ombre della crisi: «Ma senza aiuti altri rischiano lo stop»

Domenica 24 Aprile 2022 di Giuseppe Babbo
Jesolo. Il Muretto scaccia le ombre della crisi: «Ma senza aiuti altri rischiano lo stop»

JESOLO - «Il Muretto resterà aperto: l'obiettivo è quello di fare tutta la stagione». Ufficialmente bocche cucite, ma dallo storico locale di via Roma destra, dove ieri il curatore Nerio De Bortoli ha incontrato i dipendenti, filtra la voglia di combattere. Anzi, di continuare a far ballare i giovani di mezza Europa, perché questa rimane una delle discoteche simbolo del divertimento notturno.

A pesare però c'è la situazione debitoria della P2 Srl, la società che gestiva il locale, venerdì scorso dichiarata fallita, con 561mila euro di debiti, di cui 298 mila verso l'Agenzia delle Entrate. E nemmeno l'impegno di rateizzare il pagamento di 100 mila euro è bastato a evitare il fallimento.


Fallimento della discoteca Il Muretto di Jesolo


Da registrare che lo stesso curatore, venerdì pomeriggio ha ottenuto dal Tribunale l'esercizio provvisorio, tanto che questa notte il locale sarà aperto e lo stesso accadrà per la serata del 30 aprile. Ma l'obiettivo è quello di garantire tutta la stagione, sempre con lo stesso stile del locale, assicurando lavoro e un'offerta che nel litorale veneziano rappresenta un grande richiamo. Sulla vicenda pesa anche il contenzioso in sede civile tra la società di gestione del locale e la Promoter Srl, ovvero i proprietari della discoteca, che contestano il mancato pagamento dei canoni di affitto, sottolineando di essere già andati incontro ai gestori. Su questo fronte i gestori, assistiti dall'avvocato Gianmaria Daminato, sono pronti a dare battaglia, tanto che nella causa civile il giudice ha nominato un perito per valutare il valore di mercato e le perdite provocate dalle chiusure imposte dal Covid. Lo stesso avvocato del Muretto ha ribadito che la procedura fallimentare è legata ai debiti con il Fisco e che il percorso dell'esercizio provvisorio richiesto dal curatore permette al locale di essere aperto e di continuare a svolgere l'attività per appianare i debiti esistenti. «La società lavorerà con impegno ha ribadito il legale - per ripagare la fiducia del curatore e del Tribunale, nell'ottica di un risanamento della posizione con il Fisco».


Crisi del settore discoteche


Se la vicenda conferma la crisi che ha travolto i locali notturni, va detto che ai gestori è arrivata la solidarietà della categoria. «Voglio manifestare la solidarietà ai gestori commenta Franco Polato, presidente provinciale del Silb, il sindacato dei locali ballo di Confcommercio , augurandomi che venga trovata una soluzione per tenere aperto un locale che rappresenta il simbolo dell'intrattenimento. Purtroppo è successo quello che temevamo quando chiedevamo aiuto e dicevamo che non ci bastavano gli spiccioli era per evitare queste situazioni. I locali sono rimasti chiusi due anni causa pandemia, non tutti avevano la possibilità di non lavorare e gli aiuti ricevuti sono stati irrisori». Il timore ora è chi ci siano altre situazioni simili. «Nel Veneziano ci sono una ventina di locali prosegue Polato Nel litorale non dovrebbero esserci altri casi, mentre nell'entroterra il rischio è di altre due situazioni di questo tipo. Lo ripeto, non siamo stati ascoltati: in Regione siamo stati ricevuti più volte, ma senza ricevere nulla, mentre la recente lettera che ho inviato ai sindaci non ha ricevuta alcuna risposta». Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Valerio Zoggia. «Non conosco i termini del contenzioso dice tuttavia mi auguro che venga trovato un modo per tenere aperta la discoteca, che per il turismo della costa ha un'importanza notevole».

Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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