MURANO - Nella sua vita c'erano quattro angeli che lo avevano salvato tre anni fa, praticandogli il massaggio cardiaco per strada, un fratello d'anima, una moglie e una figlia che adorava e un mare di amici che di lui apprezzavano il suo essere sempre gentile, sorridente e buono. L'isola di Murano si è svegliata ieri con una triste notizia: è morto improvvisamente, per una emorragia cerebrale, Paolo Bon Polo.
Come ricorda l'amico d'infanzia Andrea Rosin, presidente del Gruppo remiero di Murano, Paolo era un trascinatore, quello che aveva sempre pronta la battuta, che sapeva tirare fuori il colpo di teatro. Paolo faceva parte di un sottogruppo della remiera, chiamato scapeai perché quando avevo insegnato loro a vogare li soprannominavo con questo termine - racconta Rosin - Ci teneva tanto, organizzava gite e iniziative, era il deus ex machina, che sapeva sempre farti ridere. Nelle sue scorribande con gli amici trascinava sempre la moglie Luisa e l'amata figlia Vittoria. Era sempre positivo, contrario alla cattiveria, alla violenza. Giorni fa mi aveva ripreso perché io avevo litigato con una persona - ricorda il vicino di casa e fratello d'anima, Silvano Tagliapietra - Paolo era così, non riesco a trovargli un difetto. Conosceva tutti e in qualsiasi città andasse trovava amici e parenti. Era amato da tutti, una persona limpida.
I FUNERALI
Ieri amici e conoscenti si sono stretti attorno a Luisa e Vittoria, ai genitori e ai due fratelli di Paolo, la cui scomparsa improvvisa ha segnato profondamente tutti i muranesi, abituati a vederlo sulla porta del negozio, con il sorriso sulle labbra. I funerali si svolgeranno giovedì alle 11 a Murano, nella basilica dei Santi Maria e Donato.