MESTRE - Durante una passeggiata in montagna fu caricato da una mandria di mucche che lo gettarono a terra e lo calpestarono con gli zoccoli, provocandogli gravi lesioni a seguito delle quali è stato costretto ad un lungo periodo di immobilità, con postumi permanenti che lo obbligano ancora ad utilizzare il busto ortopedico.
Un settantenne di Favaro Veneto, alle periferia di Mestre, ha deciso di citare a giudizio i proprietari della malga ritenuti responsabili dell’insolito incidente: la prima udienza, di fronte al Tribunale civile di Vicenza, è fissata per il prossimo 27 giugno.
L’episodio risale al 27 giugno 2021 e si è verificato a Rotzo, in provincia di Vicenza.
Nell’atto di citazione il legale dell’escursionista, l’avvocato Giorgio Caldera, scrive che il personale della società agricola che gestisce malga Posellaro accorse per sincerarsi dell’accaduto riferendo che si trattava di bovini di razza chianina, più nevrili delle vacche da latte, specialmente quando hanno con sé i vitellini e che, in precedenza, si era già verificato un episodio simile. Lo scorso novembre un quarantaseienne di Campolongo Maggiore era stato vittima di una simile “aggressione” a Cima Grappa, nel Trevigiano: dopo assere stato calpestato e preso a cornate, riuscì a salvarsi trovando rifugio in una buca carsica. Prima di rivolgersi al Tribunale, l’avvocato Caldera ha cercato di raggiungere un accordo bonario con la società proprietaria degli animali e con la sua compagnia assicuratrice, ma senza risultato. Per questo motivo è stata avviata una causa civile per ottenere il risarcimento dei danni sofferti, quantificati in circa 120 mila euro. «L’infortunio sofferto dal mio assistito avrebbe potuto avere tragiche conseguenze», dichiara il legale. Ora la parola passa al giudice che dovrà ricostruire l’accaduto, anche attraverso testimonianze, per stabilire se vi sia una responsabilità in capo ai proprietari delle mucche.
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