Mostre, caffetteria, auditorium nel cuore di San Marco, le Procuratie svelate

Giovedì 24 Febbraio 2022 di Roberta Brunetti
Mostre, caffetteria, auditorium nel cuore di San Marco, le Procuratie svelate

VENEZIA - Sarà la «casa» di The Human Safety Net, la Fondazione di Assicurazioni Generali dedicata al sociale. 2.5000 metri quadri al terzo piano delle Procuratie Vecchie, suddivisi tra spazio espositivo, caffè, area lavoro e auditorium. «Quattro funzioni, ma concepite come un insieme armonioso» per usare le parole del segretario generale della Fondazione, Emma Ursich. «Diventeremo una casa viva nella vita veneziana, nazionale e oltre» ha aggiunto il direttore creativo, Davide Rampello.

In attesa dell'inaugurazione del nuovo spazio - ormai mancano poche settimane, si ipotizza aprile - la Fondazione continua a centellinare nuovi dettagli sulla sua «casa». Ieri, in una diretta su Instagram, è stata la stessa Ursich a intervistare Rampello. Un colloquio sulla filosofia che ispira la nuova iniziativa dei Generali e sugli spazi che a breve si apriranno nel cuore di San Marco.


VENEZIA SEDE IDEALE

«Il vero ambito della Fondazione è la sensibilità sociale - ha ricordato Rampello -, in particolare il senso dell'inclusione, la possibilità di dare delle chance a chi non le ha». In questa prospettiva Venezia è il luogo ideale dove collocare The Human Safety Net. «Per me Venezia è un luogo del cuore. A chi mi chiede da dove vengo, rispondo che sono veneziano - ha scherzato il regista siciliano - Venezia ha caratteristiche simili alla Sicilia. Sono isole inclusive. Penso al grande Federico II, un genio dell'inclusione, un uomo che ha saputo mettere insieme culture, generi e genti diverse. Quello che ha fatto anche la Serenissima, che è stata straordinaria in questo...».


LE QUATTRO FUNZIONI

Rampello ha poi raccontato di come il progetto sia stato costruito attorno all'idea di casa. «Simbolo profondo: luogo del focolare, della coppia della famiglia, dei figli, dove si coltiva insieme la vita». Insomma, luogo di inclusione. Più concretamente ha spiegato come gli spazi restaurati siano stati articolati in quattro funzioni. C'è lo spazio espositivo che offre ai visitatori un'«esperienza immersiva« di The Human Safety Net e delle sue attività. Poi il caffè, «luogo di accoglienza, ristoro, nella tradizione nella cultura illuminista del caffè». Un'area di lavoro per il team di The Human Safety Net, le Ong coinvolte e gli altri partner della Fondazione. Infine l'auditorium da 230 posti. «Luogo di incontro, dove si potrà ascoltare anche buona musica».


UN LUOGO VIVO

Nessun dettaglio sull'allestimento/arredamento di The Home Venice, questo il nome dello spazio. Ursich e Rampello sono stati attenti a non rovinare l'effetto sorpresa. Sotto la direzione artistica della Rampello & Partners, l'intervento è stato curato da Migliore+Servetto Architects. Quello su cui segretario generale e direttore creativo hanno insistito è sull'apertura del nuovo spazio alla città e al mondo. «Sapremo confrontarci con le provocazioni di Venezia e del nostro paese, con gli echi del mondo in un momento non facile - ha concluso Rampello - Il nostro obiettivo è mantenere viva, palpitante la Fondazione. Lo stesso luogo espositivo sarà di stimolo e tutta la casa dovrà generare energia. Chi uscirà dal terzo piano dovrà farlo con il sorriso di chi ha capito qualcosa».

 

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