VENEZIA - A Sant’Apollonia la mostra "Viva Vivaldi" chiude in anticipo ed esplode la polemica tra organizzatori e Patriarcato, proprietario del Museo diocesano.
Per la società di Bologna, Emotional Experiences, la responsabilità sarebbe del Patriarcato per avere avviato un cantiere che disturberebbe gli spettatori. La diocesi ha rimandato l’accusa al mittente ribadendo che la fruibilità non sarebbe stata compromessa. All'origine della querelle forse il risultato inferiore alle aspettative della mostra dedicata al compositore veneziano.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".