Regista russo piange e lancia l'appello per Oleg, filmaker in carcere

Sabato 1 Settembre 2018
Oleg Sentosv
VENEZIA - «Non dimenticatelo, non dimenticatelo»: il regista russo Victor Kossakovsky ripe la frase commuovendosi fino alle lacrime al termine della presentazione alla stampa del film Aquarela, fuori concorso.

L'appello è a non far cadere nell'oblio la vicenda di Oleg Sentsov, il 42enne regista ucraino che langue in una prigione in Siberia come ai tempi di Solgenitsin e dell'Arcipelago Gulag. Sentsov, per il quale sono stati fatti inutilmente appelli internazionali (dall'Onu, a organizzazioni per i diritti umani e esponenti del mondo della cultura e del cinema, al nostro Articolo 21) per chiedere la liberazione è detenuto da 1570 giorni e in sciopero della fame da 110, dopo aver trascorso in carcere già 4 anni dei 20 ai quali è stato condannato da un tribunale russo accusato di terrorismo in Crimea, la regione dove è nato.
Il regista, noto per Gamer nel 2011, è un prigioniero politico, debilitato e in grave rischio senza cure, secondo Amnesty International in serio pericolo di vita. 
Ultimo aggiornamento: 16:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci